giovedì 1 novembre 2012


Combattenti di terra,di mare,dell'area,camicie nere della rivuluzione e delle legioni,uomini e donne D'Italia,dell'impero e del regno D'albania,ascoltate.
Un'ora segata dal destino batte nel cielo della nostra patria.
L'ora delle decisioni irrevocabili.
La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Betragna e di Francia.
Scendiamo in campo contro le democrazie plutogratiche e reazionarie Dell'occidente che in ogni tempo hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo Italiano.
Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste tre parole promesse,minacce,ricatti e alla fine,quale cononamento dell'edificio,l'ignobile assedio socetario di 52 stati.
Se noi oggi siamo decisi ad affrontare i rischi e i sacrifici di una guerra, vi è che l'onore.
Gli interessi,l'avvenire ferreamente lo impongono.
Poiche un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia.
Noi impugniamo le armi per risolvere.
Dopo il problema delle nostre frontiere continentali.il problema delle nostre frontiere marittime.
Noi vogliamo spezzare le catene di ordine territoriale e militare che ci soffocano nel nostro mare,poichè un popolo di 45 milioni di anime non è veramente libero se non ha libero accesso all'oceano.
L'Italia proletaria e fascista è per la terza volta in piedi,forte fiera e compatta come non mai.
La parola d'ordine è una sola categoria e impegnativa per tutti.
Essa già trasvola ed accende i cuori dalle alpi all'Oceano indiano VINCERE!
E vinceremo per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia All'Italia,all'Europa,al mondo.
Popolo Italiano corri alle armi e dimostra la tua tenacia,il tuo coraggio,il tuo valore.

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