martedì 23 aprile 2013

A Predappio...
Il 28 di Ottobre ricorre l’anniversario della della “Marcia su Roma”.
Per la ricorrenza, Predappio, il paesino della Romagna luogo natale di Benito Mussolini, si riempie di gente che viene a commemorare questo evento.

Quest’anno la TV....e piú precisamente quella che fa capo alla tribù degli orfani del comunismo, é venuta con un suo reporter a fare un servizio televisivo...con tanto di interviste.
Devo dire, che il disgustoso e malcelato senso di sufficienza ostentato dal giornalista rosso nei confronti dei manifestanti era ben alimentato da numerosi imbecilli che affollavano il posto.
Personalmente, devo dire che quanto ho visto mi é piaciuto ben poco.

Un luogo come Predappio, naturale punto di riferimento di eventi commemorativi di grande importanza storica, … posto che dovrebbe suscitare profonde riflessioni, dovrebbe essere curato con il massimo decoro, evitando che, a causa di alcuni buontemponi, manifestazioni di una certa serietá, sfocino in mediocri carnevalate.
Per prima cosa, alcuni giovani, facendosi allegramente riprendere in camicia nera, zeppa di spille raffiguranti il Fascio Littorio ed altro, alquanto impacciati da alcune domande poste dal giornalista, davano lacunose risposte, riuscendo cosí a rendere manifesta soltanto la loro scarsissima conoscenza in tema di Fascismo.

Ma non é finita qua!
Molti negozi, che evidentemente campano sull’altrui imbecillitá, vendono diversi souvenir tra i quali alcuni di un impressionante “dubbio gusto” come ad esempio, il “duce elettrico”; un pupazzo che tramite un pulsante alza il braccio simulando il saluto romano; un oggetto che giudichiamo a dir poco grossolano e che certamente mal si accorda ad un passato che merita ben altri ricordi e sopratutto ben altro rispetto.

Queste degenerazioni finiscono per legittimare le maldicenze di quell’anacronismo vivente che si chiama antifascismo, mentre suscitano sentimenti di disapprovazione in chiunque abbia un minimo di cultura, di reale conoscenza e di apprezzamento dei veri principi ideologici del Fascismo.

Ma torniamo al nostro simpatico “Orfano” col microfono.
Dopo una panoramica dei luoghi e qualche intervista... giá preorganizzata, secondo la piú classica consuetudine del “cartello televisivo rosso”, viene inquadrata una tavolata di sedicenti fascisti, dei quali molti di loro, sono a malapena delle “scadenti caricature”del vero fascista; ed ecco che si alza un individuo che sembra una specie di incrocio tra “ercolino e mastro lindo” il quale, con triviale baldanza comincia a sbraitare alla volta dell’orfano col microfono, ripetendo diverse volte: <<….La rifacciamo noi l’Italia >>

Certo che a volte é veramente strano il mondo!
Egli ha a disposizione la piú grande idea di tutti i tempi....L’Idea Mussoliniana, che merita la massima serietá e la massima attenzione, perché possa giungere a quel riconoscimento che una mandria di mascalzoni con somma disonestá morale continua a negare, é oggi largamente supportata da una moltitudine di gente stupida e ignorante, il cui operato finisce per celare, piuttosto che a fare riemergere la vera essenza del’Ideale Fascista.

Alcuni di questi sedicenti fascisti, in realtá sono il risultato di quell’insipido intruglio, nato dalla fallace divulgazione storica del Ventennio Fascista, praticata ormai da moltissimo tempo dall’antifascismo e che viene stupidamente ingurgitata da tanti giovani a causa della confusione generata loro scarsissima conoscenza della Filosofia Fascista.

Il risultato di tuttoció é visibile in molte di quelle persone che erano a Predappio e fa di essi dei veri ingenui, utilissimi all’antifascismo, che si serve in modo strumentale della loro sprovvedutezza per continuare ad ingannare i media, alimentando quella disinformazione che sta alla base dell’ avversione nei confronti dell’Idea Mussoliniana.

Il mondo ha potuto disporre anche di un’altro credo politico, del quale ha fatto la sua amara esperienza, che sarebbe quello a cui appartiene l’orfano col microfono, quello venuto a Predappio con l’intenzione di fare un reportage sul quale spalmare il suo insulso sarcasmo.

Mi riferisco alla dottrina del comunismo,....quella filosofia che grandi tragedie ha arrecato al mondo intero e che grazie a Dio si é disgregata accasciandosi miseramente sul peso della sua inconsistenza, dimostrando in modo ineluttabile l’infondatezza e la pericolositá dei suoi dogmi.

Richiamando in causa le stranezze di questo mondo, ricordiamo a tutti che i rimasugli di quel che fu l’ideale comunista, continua al di lá di ogni sensatezza ad avere i suoi epigoni; sinistri e pericolosi maestri del trasformismo, sempre pronti a riciclarsi sotto ogni forma partitica che gli consenta di sopravvivere.

Essi, non avendo piú nessun argomento sano e costruttivo da proporre, usano questa strategia continuando a millantare crediti che mai hanno posseduto.
È cosí che l’antifascismo continua ad imperversare impunemente nel tessuto sociale, rendendolo insano e caotico, incapace di generare e nutrire i semi di una cultura veramente propositiva, unica e solida base per un progresso sano e autenticamente civile.

Diventa dunque IMPERATIVO parlare con questi giovani, per far capire loro che gli erronei e confusi concetti sul Fascismo di cui sono pieni, li hanno condotti ad imboccare una strada che é assolutamente sbagliata, perché porta l’Idea piú grande di tutti i tempi sul malsicuro orlo del precipizio, con buona pace delle nutrite mandrie antifasciste che possono cosí continuare indisturbati ad appestare e a proliferare pericolosamente nel nostro Paese.
                                                                                           Ballerino Vincenzo.

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