lunedì 29 aprile 2013

Camerata Sergio Ramelli presente presente presente.

Camerata Sergio Ramelli presente presente presente.


Avanguardia Operaia (che vedeva tra i suoi iscritti figure del calibro di Pierluigi Bersani,. il 29 Aprile   1975 venne ucciso lo studente neofascista Sergio Ramelli. Sergio Ramelli, 18enne, fu ucciso a colpi di chiavi inglese (morì dopo un mese di coma).  Ramelli non viene ucciso da un'organizzazione terroristica ma da Avanguardia Operaia, un movimento popolare con migliaia di iscritti, con molti artisti e intellettuali più che rispettabili che vi militavano dentro;

Il carattere “impersonale” della violenza è uno degli aspetti più impressionanti della vicenda: Avanguardia Operaia, come emerse durante il processo, disponeva di un archivio, il cosiddetto “Archivio dell'abbaino di una nota dall'Archvio di Viale BlignyViale Bligny” in cui si raccoglieva una ricca messe di informazione sui giovani che considerava antagonisti (cattolici, liberali e, ovviamente, missini). L'archivio non aveva semplicemente il carattere di una raccolta di materiale confroinformativo sui gruppi antagonisti ma quello di vera e propria schedatura delle singole persone, con materiale sensibile come fotografie, documenti personali, indicazioni su dove le persone abitavano, con tanto di minuziose descrizioni sugli orari di rientro e di uscita da casa. Il materiale veniva raccolto mediante sistemi illegali (il furto di documenti, di fotografie e di agende personale durante i pestaggi, l'estorsione di informazioni da alcuni malcapitati che venivano minacciati e costretti a rivelare i nomi di loro amici e colleghi di partito in veri e propri interrogatori “polizieschi” di cui l'Archivio conserva alcuni verbali). Questo materiale veniva poi usato per finalità altrettanto illegali come aggressioni a singole persone o veri e propri assalti a luoghi considerati “obbiettivi militari” come sedi di partito. In realtà il caso Ramelli fu solo la punta dell'iceberg; Ramelli perse la vita ma in molti furono aggrediti – alcuni dei quali subendo menomazioni permanenti. Lo stesso “Processo Ramelli” accorpò al proprio interno un serie notevole di ferimenti e aggressioni di questo genere, aggressioni decise e pianificate in base al sistema informativo di Avanguardia Operaia.

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