sabato 13 aprile 2013

Cronaca.

“Italiani bastardi”: immigrato ferisce Italiano mentre agenti lo tengono fermo!

Alle baby-gang, il Pd vuole svendere la cittadinanza
Gli  uomini della Squadra Volante della Questura di Ragusa hanno arrestato 4 persone responsabili del reato di rissa aggravata. Si tratta di Rachid Bettabghor, algerino di 38 anni, Christian e Giuseppe Sanna, di 26 e 33 anni, e Giuseppe Gurrieri, 38 anni, tutti residenti a Ragusa.
I fatti sono accaduti nella centralissima via Maiorana nei pressi del Palazzo di Giustizia.
Verso l’una della notte perveniva una telefonata alla Sala Operativa che segnalava degli extracomunitari che disturbavano all’interno di un bar.
Il personale delle volanti giunto sul posto trovava un gruppo di 4 extracomunitari che stava litigando verbalmente con dei giovani ragusani. In particolar modo si aveva contezza che le frasi erano particolarmente gravi in quanto gli extracomunitari all’indirizzo degli giovani ragusani dicevano che gli italiani erano dei bastardi e che li avrebbero ammazzati.
Gli agenti in un primo momento riuscivano a separare i due gruppi e, quando sembrava che tutto fosse finito, Bettabghor Rachid proferiva nuovamente frasi ingiuriose contro i giovani ragusani: “Italiani di merda, bastardi” e contestualmente si scagliava con un bottiglia in vetro raccolta a pochi metri dagli avversari. L’uomo rompeva la bottiglia ed approfittando degli agenti impegnati a tenere fermi gli altri presenti, colpiva uno dei ragazzi italiani. Nasceva una rissa con il coinvolgimento di numerose persone che ha visto gli agenti della Polizia di Stato impegnati a tenere separati i gruppi antagonisti.
Gli agenti, con non poche difficoltà, riuscivano ad identificare ed arrestare nelle immediatezze uno dei soggetti coinvolti mentre gli altri riuscivano a far perdere le loro tracce ma, in breve tempo, venivano rintracciati e tratti in arresto.
Uno dei partecipanti alla rissa, veniva ricoverato in prognosi riservata presso l’ospedale civile di Ragusa ma non è in pericolo di vita ed è attualmente piantonato presso il nosocomio. Gli altri arrestati sono stati già messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
In corso indagini per vagliare la posizione di altri soggetti coinvolti.

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