mercoledì 10 aprile 2013

I danni del cosiddetto “cameratismo”

Sostanzialmente abbiamo preso coscienza che l’area fintofascista ha prodotto dei danni immensi, facendo il gioco dell’antifascismo. Fino a ieri grazie ad essa bastava che qualche babbeo facesse il saluto romano, che andasse ogni 28 aprile a Predappio per i soliti rituali nostalgici, magari vestito in camicia nera e qualche altro gingillo come le "mutande del Duce", per essere subito additato come “camerata”. Il “cameratismo” ha finito con l'inglobare in un unica categoria letteralmente "cani e porci", finendo col precludere le necessarie e sane “differenziazioni”, abolendo anzi l’intransigenza ideologica definita con l’insulso appellativo sarcastico di “fascistometro”. E fu così che camerata era Almirante, malgrado facesse il gioco di Washington con la sua politica filo-atlantista e filo-destrorsa (quindi antifascista); camerata era Fini, segugio di Almirante; camerata era Berlusconi quando la Fiamma Tricolore si presentò alle elezioni con lui; camerata era la Santanchè prima di allearsi con il pappone di Arcore; camerati erano Storace, Alessandra Mussolini, Fiore, Romagnoli e Iannone (quest’ultimi prima del loro litigio), Bossi e la lega nord…. Camerata era Evola che lottava contro il mondo moderno (non importavano le sue numerose e aspre critiche al fascismo), camerati erano Hitler, i nazisti, le SS, Codreanu, Degrelle… camerati erano gli ultras che andavano negli stadi a sfoggiare la loro idiozia; camerati erano i delinquenti che mettevano la colla nei garage degli ebrei o che imbrattavano lapidi nei cimiteri, dimostrando il loro magnifico “cameratismo” nelle piazze insultando i negri e cercando lo scontro coi rossi. Camerati erano tutti coloro che urlavano “viva il duce” col saluto romano, o che gridavano in faccia a sua "emittenza" il puttaniere duce,duce!... Non importa, infatti, che tutti questi "camerati" non abbiano mai letto e/o compreso la Dottrina del Fascismo e non sappiano quindi nemmeno cosa sia il Fascismo… l’importante è che sappiano recitare a pappagallo la parte degli utili idioti loro affidata dalla repubblica antifascista, esibire maldestramente motti e canzoni del “ventennio” scimmiottandone e ridicolizzandone l'estetica, dopotutto nell'era dell'immagine ciò che conta è apparire. L’importante per un “camerata” è l’azione! Il resto non conta nulla, quindi se non ci si fa le ossa nel “sociale” con l’immancabile ONLUS appoggiata da politicanti plutocrati e palazzinari, se non si fa volantinaggio e non si milita nei partiti areani, non importa se inseriti nel corrotto sistema partitocratico della repubblica delle banane, non sei un vero “camerata”, ma uno che anzi sa solo criticare la sacra militanza, un “fascista da tastiera” che non può apprezzare simili invidiabili "traguardi rivoluzionari che minano il sitema alle fondamenta". Contro questo lerciume immondo che rappresenta solo una contraffazione ridicola dell’ideale fascista, inevitabilmente risaltano luminose e magnifiche le parole di Niccolò Giani, fondatore della Scuola di Mistica Fascista:

“Forse che ignorando o non conoscendo a fondo il pensiero del Duce si può affermare di essere fascisti? Noi diciamo di no. Che il fascismo non è istinto ma educazione e perciò è conoscenza della sua mistica, che è conoscenza di Mussolini” (2)

Di qui la necessità, per noi assoluta e inderogabile, di depurare il Fascismo da tutte le incrostazioni e le impurità generate da oltre sessant’anni di “neofascismo”, da sempre incapace di trovare un terreno unitario all’insegna della Dottrina Fascista, proprio perché di tale dottrina non ha mai voluto sentir parlare. Il Movimento Sociale Italiano è stato il primo movimento ad aver attuato questa “defascistizzazione” dei suoi militanti, a cui hanno fatto seguito i vari Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Casapound, Fascismo e Libertà etc. e tutti i mille rigagnoli che indistintamente sfociano nella palude fetida e malsana dello pseudofascismo radical-destrorso. E' del tutto evidente che non c’è mai stato un vero passato Fascista in queste realtà, dunque non ci può essere alcun futuro per i Fascisti in questi movimenti e partiti impegnati nei loro giri di walzer a costituire riprovevoli alleanze nel segno della peggiore partitocrazia antifascista alla ricerca dei miseri avanzi elargiti da quest'ultima ai propri servi, proprio perché non c’è alcuna vera formazione ideologica dei militanti e soprattutto dell’èlite dirigente all’insegna dell’ideale fascista. Quale futuro si prospetta allora per il Fascismo? C’è una possibilità di uscire da questa situazione di stallo politico in cui esso è stato volutamente precipitato per settant’anni?

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti dai camerati.