venerdì 19 aprile 2013

        MUSSOLINI IN GARFAGNANA NEL GENNAIO 1945 ?
 
Una sera non precisata del gennaio 1945 la signora  VIVIANI MARIA  di Sassi nel comune di Molazzana sentì bussare alla porta con insistenza (il padre gestiva un piccolo spaccio di vino e poche altre cose) e andò ad aprire avendo in braccio il figlio Giuseppe nato da pochissimi giorni (esattamente nato il 20 gennaio 1945). Entrarono quattro ufficiali (o, comunque, personaggi che a lei parvero tali) e chiesero da bere. Uno dei quattro, d’aspetto abbastanza imponente prese in braccio il piccolo e disse: - Ti auguro di avere una vita più fortunata della mia -. Poi restituì il bimbo alla madre e, dopo poco, i quattro se ne andarono. E questo fu tutto ciò che la Viviani Maria ha sempre ricordato.
 Dopo qualche tempo, finita la guerra, un parente della Viviani si sposò e andò a vivere in Piemonte. Qui conobbe un certo Gianni Bava, che era stato prigioniero in Grecia e che, avventurosamente rientrato, aveva appartenuto alla Repubblica Sociale Italiana  pare con cariche importanti.
 Il Bava parlò di una visita fatta al fronte da Mussolini e ricordò l’episodio del bimbo appena nato e della frase pronunciata dal Duce, tanto che il parente della Viviani vi riconobbe l’episodio accaduto a Sassi per cui ne dedusse, e lo disse alla Viviani, che l’uomo che aveva preso in braccio suo figlio era il Duce.
 L’episodio è abbastanza singolare e non esistono conferme della presenza di Mussolini sul fronte della Garfagnana. Si sa, però, per certo che egli visitò i bersaglieri della Divisione Italia nei giorni dal 24 al 26 gennaio 1945 (quindi pochi giorni dopo la nascita di Giuseppe) ed è accertato che si spinse sicuramente fino nei pressi di Aulla. Ed era in quei giorni, appunto, che reparti della Divisione Italia stavano affluendo al fronte per dare il cambio agli alpini della Divisione Monterosa.
 Lo storico Davide Del Giudice, utilizzando diverse testimonianze, ricostruisce i movimenti del Duce nelle giornate 24 e 25 gennaio, ipotizzando che il 25 gennaio stesso egli sia ripartito per rientrare. Ma Mazzolini, nel suo scrupoloso diario alla data del 27 gennaio afferma, fra l’altro, ““Il Duce è tornato ieri sera dalla sua ispezione alla Divisione ITALIA””. Egli, cioè, sarebbe rientrato a Gargnano il 26 sera per cui si potrebbe ipotizzare la sua presenza in zona per tutto il giorno 25 e anche per la mattina del giorno 26. Ci si rende conto che la sua presenza a Sassi appare veramente improbabile, sia perché per raggiungerlo avrebbe dovuto percorrere la mulattiera che da Torrite sale a Sassi (era la normale via usata dai soldati. Una via carrozzabile a quel tempo non esisteva) a piedi o a dorso di mulo, sia perché una sua presenza al fronte, malgrado la grande segretezza con cui la visita venne condotta, non avrebbe potuto non lasciare qualche traccia.
 Tuttavia, alla luce di quanto detto circa i tempi della visita, tale visita appare, se non probabile, per lo meno, non impossibile.

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