mercoledì 5 giugno 2013

Nettuno

Volontari per la tutela dei luoghi Sacri alla Patria
 
Nella notte del 15 marzo scorso alcuni sconosciuti sono penetrati all’interno del Campo della Memoria, a Nettuno, vicino Roma, aprendosi un passaggio nella rete di protezione, e hanno asportato le cento targhe d’ottone dove erano incisi i nomi dei caduti del battaglione Barbarigo della X Mas sul fronte di Anzio, fra i primi a riprendere le armi per difendere il suolo patrio dagli invasori in nome “dell’Onore d’Italia”.
Si pensa che i ladri siano zingari, visto che l’ottone è ben pagato sul mercato nero. Cosa può importare a degli zingari del valore simbolico di quel luogo e di quei nomi? Cento giovani e giovanissimi, sei di loro ignoti, i cui resti sono stati cercati e trovati nell’Agro pontino da Raffaella Duelli, Ausiliaria del medesimo battaglione.
Disegnato dall’architetto Alessandro Tognoloni (sottotenente di vascello, dato per disperso in combattimento nel tentativo di arrestare con il suo plotone l’avanzata americana, insignito di Medaglia d’oro al VM) il Campo della Memoria, per anni, è stato un luogo “privato” dove i reduci della RSI celebravano messe in ricordo dei caduti, finché gli è stato riconosciuto lo status di Sacrario di guerra.
I Volontari di Memento si impegnano sin d’ora a intervenire per il ripristino delle lapidi e il pieno restauro di questo Campo militare.

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