martedì 29 ottobre 2013

eccoli gli pseudo compagniucci.

Espongono uno striscione contro la Boldrini: espulsi da Roma per 3 anni.
Avevano esposto uno striscione contro il Presidente della Camera, Laura Boldrini e per questo sono stati espulsi da Roma per tre anni. I protagonisti della vicenda sono Davide Fabbri ed Antonio Pastore, gli autori del gesto che si sono visti recapitare un clamoroso verbale dalla questura di Roma.
I due si erano fatti fotografare con lo striscione incriminato davanti al Colosseo lo scorso 15 ottobre, poi si erano recati a Montecitorio, dove esposto lo striscione e si sono poi incatenati con una catena metallica ad una grata situata di fronte a Montecitorio. Lo striscione, per alcuni solo una bravata, per altri una vera e propria contestazione, aveva contenuti alquanto forti: “Priebke responsabile dei 335 morti delle Fosse Ardeatine – Boldrini responsabile dei 413 morti di Lampedusa”.

Avrebbe potuto finire tutto con una semplice “tirata d’orecchie”, ma la cosa è stata presa molto sul serio e così, Davide Fabbri, residente a Cervia, si è visto recapitare un foglio di via, con la prescrizione di “rimpatrio coatto” nel suo Comune di residenza, con l’obbligo di non tornare mai più a Roma per tre anni. Un provvedimento considerato “urgente”, ritenendo la persona in questione pericolosa per la sicurezza pubblica. Pur non avendo precedenti penali. E’ evidente: gli esponenti di questo Governo “non” si possono toccare. Alla faccia della libertà di espressione e di pensiero, garantita dalla nostra Costituzione.
Fonte: www.imolaoggi.it

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