martedì 29 ottobre 2013

L’Europa vira a destra?

Roberto Fiore
© Screenshot: YouTube
Da Mosca “La Voce della Russia”!
Verso destra? Questa è la rotta dell’Europa?
L’ascesa dei partiti di destra in Europa è indubbia. Per citare solo un esempio, il Front National di Marine Le Pen, che secondo i più recenti sondaggi sarebbe il primo partito alle elezioni europee 2014 e il primo partito di Francia con un 24% delle preferenze. Stanchi e delusi dalle utopie europeiste i cittadini dell’UE guardano a destra per una possibile via di fuga dai flussi migratori e dalla crisi finanziaria. I partiti di destra vengono spesso connotati con un’etichetta di estremismo. Al di là della semantica, la destra in molti Paesi europei gode di un successo sempre maggiore.
Roberto Fiore, leader del partito “Forza Nuova” ha rilasciato gentilmente un’intervista in esclusiva a “La Voce della Russia”, nella quale abbiamo cercato di gettare un po’ di luce sulla linea politica dei partiti di destra in Europa e i loro punti di contatto. Ai nostri microfoni Roberto Fiore:
Corrispondente: Come commenterebbe la situazione politica della destra in Italia e in Europa?
Fiore: Direi che in Europa e in Italia c’è l’attesa per la rinascita di un forte fenomeno patriottico e sociale. Il problema dell’immigrazione, la mancanza della sovranità economica e la mancanza di valori al centro dell’Europa sono i fattori più importanti, che porteranno sicuramente a una forte crescita dei partiti e dei movimenti di ispirazione nazionalpopolare o di destra.
Corrispondente: A proposito di valori … Quali sono gli obiettivi e i valori principali del Suo partito?
Fiore: Direi che si possono dividere in due punti fondamentali. I valori etici e spirituali sono legati al trinomio Dio, patria e famiglia. Poi è importantissimo il discorso della sovranità nazionale e economica. Oggi in Italia non c’è più una sovranità economica, noi stiamo vendendo i più grandi asset. La classe media è stata sostanzialmente distrutta e c’è una forte volontà da parte del popolo di ricostruirsi una ricchezza, una libertà e una sovranità che gli sono stati tolti dall’Europa e dai partiti servi dell’Europa.
Corrispondente: Quali sono i tratti in comune tra il Suo partito e gli altri partiti europei di destra?
Fiore: I tratti che ci accomunano sono sicuramente il discorso legato all’identità nazionale, quindi alla lotta contro l’immigrazione. È importante il fatto che per noi il lavoro debba essere sempre al di sopra del capitale, e non un suo strumento. Questo significa che per noi i pensionati, i giovani o coloro che comprano una casa, sono dei fattori sociali fondamentali. Secondo noi è molto meno importante quello che fanno le banche e i loro profitti. Anzi, a nostro parere le banche devono essere nazionalizzate.
Ci accomuna quindi una lotta contro le banche, contro l’immigrazione. Ci accomunano delle posizioni fortemente favorevoli all’identità europea cristiana. Un altro fatto molto importante è l’idea che ci si debba sganciare dagli Stati Uniti e si debba finalmente intraprendere un discorso in comune con la Russia.
Corrispondente: Potrebbe parlarci, a proposito, del suo prossimo viaggio a Mosca e del ruolo della Russia per il vostro partito?
Fiore: Il 27 novembre terremo con l’europarlamentare britannico Nick Griffin una conferenza stampa a Mosca, nella quale spiegheremo che l’Europa è vittima di un attentato contro le libertà politiche del popolo europeo. Si pensi alle leggi contro l’omofobia, oppure alle leggi contro l’identità nazionale. Sono dei tentativi in tutti i Paesi di distruggere quella che è l’identità cristiana e nazionale dei nostri popoli.
Pertanto noi ci rivolgiamo alla Russia, che sta andando in senso contrario. In Russia è stata fatta un’ottima legge contro la propaganda omosessuale rivolta ai giovani. C’è un rafforzamento della visione patriottica e anche sociale molto importante. Noi crediamo che ci debba essere una forte attenzione alle categorie più disagiate e non si debba sempre e comunque favorire le banche, anche come si è visto in Italia con l’ultima legge sulla stabilità.
Il nostro a Mosca sarà un lancio di un grido d’aiuto in un certo senso, perché la Russia ascolti le voci libere dei popoli europei, che temono una lotta contro il pensiero e le opinioni. Questi popoli si rivolgono alla Russia come paladino della difesa dei popoli, già l’abbiamo visto con la Siria poche settimane fa. Adesso vorremmo che lo sguardo della Russia si rivolgesse a quello che sta succedendo nell’Europa Occidentale.
Corrispondente: Nella politica migratoria, che occupa un posto molto importante nel vostro programma, qual è la vostra posizione sulla polemica attorno alla legge Bossi-Fini?
Fiore: Noi siamo per il restringimento della “Bossi-Fini”. Questa è una legge sbagliata, perché ad esempio, quando si espelle una persona le si consegna un pezzo di carta e non la si espelle veramente. Quest’individuo sta 30-40 giorni in attesa di un ricorso e poi rimane lì. Abbiamo una serie di omicidi avvenuti recentemente, quello a Milano di Kabobo e quello a Castagneto Carducci, dove delle persone hanno ucciso e stuprato dopo essere state espulse. Questo è il frutto della legge “Bossi-Fini”. Per noi questa legge va ristretta: quando c’è un’espulsione deve essere effettuata immediatamente. Noi riteniamo l’immigrazione un fattore sostanzialmente negativo e pensiamo che i problemi dell’Africa debbano essere risolti anche e soprattutto da noi europei in Africa. Noi dobbiamo tornare a proteggere questi Paesi dalla guerra, dall’AIDS, dalle carestie e dai grandi drammi. D’altronde ci sono focolai di guerra in tutta l’Africa e noi riteniamo che l’Europa debba intervenire in quel senso, se no ci troveremo 50 milioni di africani che busseranno alle porte dell’Europa.
Avete ascoltato l’intervista gentilmente rilasciata da Roberto Fiore, leader del partito Forza Nuova sulla situazione politica della destra in Europa.
Cari amici, rivolgiamo a voi la domanda che ha aperto l’articolo: è davvero la destra la rotta dell’Europa?

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