mercoledì 27 novembre 2013

MUSSOLINI LA GRANDE GUERRA E L’ALLEANZA CON LA GERMANIA.

Che Guevara veste Prada
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MUSSOLINI LA GRANDE GUERRA E L’ALLEANZA CON LA GERMANIA. NON FURONO SCELTE SBAGLIATE DEL DUCE, MA DIRETTIVE IMPOSTE DALLA STORIA. Vediamo perchè …

Parlando e discutendo con molti amici di destra, sovente ci siamo sentiti ripetere che l’un...ico grande errore nella storia di Mussolini fu l’alleanza con la Germania nazista ... ne siamo veramente sicuri ??
Analizzando con occhio clinico le varie fasi e i vari step che portarono Mussolini a prendere le sue decisioni noi ci siamo fatti un’altra idea.
Per cominciare la nascita dell’alleanza tra i due Paesi si ebbe in occasione dell’esplosione della guerra civile in Spagna che offrì a Mussolini e a Hitler l’occasione di sperimentare in concreto una comune militanza ANTIBOLSCEVICA, l’Italia e la Germania grazie al loro intervento impedirono una pericolosa affermazione dei COMUNISTI in un Paese del mediterraneo!
Da questo momento e per queste ragioni si raffreddarono i rapporti tra Italia e Inghilterra e nacque l’ASSE Roma-Berlino …
Tuttavia la politica estera hitleriana divenne via via sempre più aggressiva: ignorando i vincoli imposti dal trattato di Versailles …
Mussolini dal canto suo era nella piena consapevolezza dei limiti del proprio esercito (mancavano armi, scarseggiavano mezzi, benzina carente e anche le divise militari erano poche ...), ma nonostante questi limiti e malgrado la tensione tra Italia e Germania creatasi al momento dell'annessione dell'Austria (a cui Mussolini aveva promesso protezione), nel maggio 1939 Mussolini strinse il "Patto d'acciaio" con la Germania (in quel momento gli appetiti tedeschi erano irrefrenabili, per cui il Duce ritenne che era meglio averli amici che nemici, Hitler aveva già dimostrato “interesse” per il Trentino Alto Adige, in cui vi era una comunità tedesca e da lì avrebbe poi potuto invadere l’Italia intera), ma quando giunse lo scoppio del conflitto il Duce si affrettò a dichiararsi subito non belligerante.
I successi tedeschi arrivavano copiosi, fulminei, il Fuhrer sembrava invincibile al mondo intero e reclamava con sempre più insistenza l’intervento italiano in virtù dell’alleanza (pena, non dichiarata esplicitamente, l’invasione tedesca del "bel Paese" e di ciò Mussolini ne aveva la piena consapevolezza … v. diari di Ciano)
Dall’inizio della guerra il Duce riuscì a temporeggiare e ritardare il più possibile l’ora X (intervento italiano nel conflitto).
Mussolini temporeggiò fino a quando l’Olanda fù sconfitta, il Belgio si arrese, la Francia fù priva di speranze, in quel momento inoltre era completamente escluso un intervento americano (non c’era ancora stato l’imprevedibile attacco giapponese di pearl harbor).
Il quadro storico vedeva una Germania che dominava l’intera scacchiera Europea e che pretendeva con sempre più insistenza l'intervento italiano. In quel preciso momento (in cui la vittoria appariva MATEMATICA) ulteriori temporeggiamenti di Mussolini avrebbero reso il pericolo di un’invasione tedesca della penisola tutt'altro che ipotetico e nell’ illusione che lo scontro sarebbe di lì a poco terminato e immaginando di entrare nel conflitto giusto il tempo necessario per sedere al tavolo dei vincitori e prendersi la propria fetta d’Europa, solo in quel preciso momento il Duce entrò in guerra …
Se l'asse avesse vinto la Guerra probabilmente oggi si parlerebbe del genio di Mussolini che prendendosi pochi rischi regalò all’Italia un posto al tavolo dei vincitori …
Ma la storia (come sapete) andò diversamente da come se l’era immaginata, la guerra lampo non si concretizzò e rimase impigliato in una logorante guerra che lo trascinò nel’abisso dei perdenti …

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