mercoledì 6 novembre 2013

PD, CASAPOUND: FALSA NOSTRA PARTECIPAZIONE A CONGRESSO CASAL BERTONE.



Roma, 6 nov –  “E’ davvero surreale che nelle faide interne del Pd, fra risse, insulti, regole assurde, giochi di potere, immigrati trasformati da un giorno all’altro in ferventi militanti pronti a votare alle primarie, finisca per andarci di mezzo l’eterno spauracchio CasaPound”. Così Mauro Antonini, responsabile di CasaPound Italia per Casal Bertone, a Roma, commenta le illazioni  dei dirigenti locali dei democratici che hanno accusato alcuni rivali di aver “comprato” i voti dei militanti di Cpi per inquinare il congresso del Pd. “L’accusa è totalmente falsa e gratuita – spiega Antonini – nonché facilmente smentibile dato che i votanti ai congressi territoriali del Pd vengono registrati. E comunque, se anche fosse, non siamo certo noi a dover rispondere dei bug organizzativi e politici di un partito in piena crisi di nervi. Se non sono capaci di organizzarsi fra loro senza botte e insulti reciproci non è un nostro problema. Quanto al Circolo futurista, sede di CasaPound Italia nel quartiere, ci sembra che abbia già dato ampiamente prova della distanza politica e umana da ogni componente di sinistra radicale o moderata sul territorio, subendo ben due assalti armati nel corso di questi anni, per tacere delle mille provocazioni e accuse di cui non di rado proprio il Pd si è reso protagonista”. Antonini conclude affermando sarcasticamente che “se dobbiamo comunque essere tirati in mezzo in queste squallide beghe senza alcuna ragione, la prossima volta magari ci presenteremo davvero in massa alle loro primarie, non foss’altro che per mostrare all’Italia l’incompetenza ottusa di chi non è neanche capace di darsi da solo delle regole”.

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