lunedì 20 gennaio 2014

DESTRA … SIAMO PRONTI PER GOVERNARE .


A DESTRA … SIAMO PRONTI PER GOVERNARE
ANZI SAREMMO CAPACI DI GOVERNARE ?

La Destra, non il movimento-partito di Storace ma il soggetto politico ideale, esiste ancora ? e se “esiste ancora” sarebbe capace di assumersi l’onere di governare il Paese….soprattutto se continua ad esistere come ormai fa da circa 40 anni in ordine sparso, incapace di avere un unità grazie ad una “linea politica comune”, sminuzzata in una miriade di ego personalistici e “candidati elettorali” che... si battono per poter raggiungere la poltrona parlamentare al fine di permutarla con un incarico in uno dei gruppi maggioritari di “centrodestra” (una volta si chiamavano “democristiani” e “liberali” ) quando non “social-democratici” (una volta si chiamavano “socialisti” e “repubblicani”). Eppure questa “destra ideale” sarebbe anche capace di fare proposte di governo utili e pertinenti che potrebbero arricchire il dibattito, oggi così assente, sull’evoluzione e cambiamento del Paese, sui futuri progetti economici di sviluppo e lavoro, sulla sicurezza, sulla sanità e sul sociale, sull’educazione, sull’Europa uscendo dal concerto di quei “mediocri” coristi che hanno un'unica voce : quella di uscire dall’Euro per combattere la crisi. Cessare di “opporsi” per la sola ragione di opporsi e portare avanti le nostre idee che, nell’interesse generale, sono tanto anziane quanto nuove e rivoluzionarie soprattutto in questo momento in cui il Paese ha bisogno di coesione. Già ! Ma la “destra ideale” , le sue idee che camminano sulle gambe degli uomini e delle donne, è bloccata nelle sue divisioni interne (ed esterne) che non riesce a superare. Di fatto è così “impresentabile” agli elettori perché non ha la forza di portare alla sua attenzione un “unità” nei progetti e come può una “destra” disunita chiedere ai cittadini di dargli la forza di governare l’unità del Paese ? La destra di oggi non sa riflettere al suo interno ed è quindi inascoltabile all’esterno ! Ma forse c’è bisogno di una “rinascita” , di una presa di coscienza.
 
Dal camerata         Marco Affatigato.

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