giovedì 16 gennaio 2014

Sindacato polizia lancia l’allarme clandestini: troppi agenti aggrediti e minacciati



Agenti aggrediti da un nigeriano accusato di tentata rapina. Il Coisp: “Episodi gravissimi, colleghi sempre più esposti ad ogni intervento e con sempre meno mezzi, e tutti lo sanno, anche chi delinque”
“La situazione di carenze di uomini e mezzi con cui gli Appartenenti alla Polizia di Stato fanno i conti assume ogni giorno di più i connotati di una gravità preoccupante, non solo perché da un punto di vista operativo aumentano a dismisura i rischi per gli Operatori, ma soprattutto perché tutti ormai conoscono questo stato di cose, tutti, compreso chi delinque e trova ogni giorno di più la sfrontatezza di reagire aggredendo le Forze dell’Ordine.
I gravi episodi di Brescia e Padova sono solo gli ultimi in ordine di tempo che testimoniano questa realtà, confermando inoltre la ben nota pericolosità degli irregolari che si trovano in Italia e che, non avendo troppo da perdere, non ci pensano due volte ad accanirsi contro chi lavora per mantenere il rispetto della legalità”.
E’ il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo gli ultimi incidenti che hanno coinvolto Poliziotti in pericolose operazioni di servizio. Una a Brescia, dove tre Agenti intervenuti per arrestare un presunto spacciatore, domenicano di 23 anni, irregolare sul territorio e con precedenti di polizia sempre in materia di stupefacenti, sono stati circondati da 30 immigrati che li hanno minacciati inveendo contro di loro, rendendo necessario l’intervento di un’altra Squadra Volante e ferendo due Poliziotti. Ed un altro episodio a Padova, dove un nigeriano di 28 anni, accusato di tentata rapina, per tentare di sfuggire ai controlli ha preso a calci alcuni Poliziotti e ha cercato di rubare la pistola ad un Agente che è rimasto ferito.
“Continuare a non intervenire di fronte a questo stato di cose – insiste Maccari – è insopportabilmente superficiale e irresponsabile. C’è in ballo la salute e la vita stessa di troppi Servitori di uno Stato che si gira dall’altra parte fingendo di non vedere, ma pur sapendo che non è possibile per noi fronteggiare un lavoro così difficile e pericoloso in queste condizioni. Condizioni che, di settimana in settimana, di provvedimento in provvedimento, non fanno che peggiorare, a fronte di interventi di tutela riservati ad altre categorie che evidentemente hanno Rappresentanti Istituzionali di maggiore peso, così che proprio gli Appartenenti alla Polizia, i più esposti sul piano lavorativo ed esistenziale, risultano i più bistrattati ed i più penalizzati fra i lavoratori pubblici. Una terribile ingiustizia se si considera che noi svolgiamo il nostro lavoro a vantaggio di tutti i cittadini, nessuno escluso”.
        
 

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