venerdì 14 febbraio 2014

73 ANNI FA L’INCONTRO A BORDIGHERA TRA MUSSOLINI E FRANCO.



Tra gli eventi storici che si svolsero a Bordighera, uno in particolare assume notevole importanza per quanto riguarda le relazioni diplomatiche tra Italia e Spagna e il problema dell’intervento spagnolo nella seconda guerra mondiale: l’incontro tra Mussolini e Franco del febbraio 1941.
Nonostante che il ministro degli Esteri italiano Galeazzo Ciano fosse alquanto scettico sulle possibilità di indurre Franco a schierarsi a fianco delle potenze dell’Asse, invitò ugualmente, nel gennaio 1941, il ministro degli Esteri spagnolo Serrano Suñer a recarsi in Italia insieme al Caudillo per incontrarsi con Mussolini.
Informato delle intenzioni di Ciano, Franco si fece alquanto pregare prima di accettare l’invito italiano, ma alla fine decise di partire convinto di fare un favore al Duce.
Il Caudillo riteneva che lo scopo principale dell’incontro di Bordighera fosse la necessità per Mussolini di ottenere un successo a livello propagandistico dopo le batoste subite dalle forze armate italiane in Nord Africa e nei Balcani.
La colonna di diciassette automobili partì da Madrid la sera del 10 febbraio, il viaggio si è svolse con l’attraversamento della Francia meridionale, allora sotto il regime di Vichy, in modo da assicurare il più possibile l’incolumità personale del Caudillo e del suo seguito.
Franco, accompagnato oltre che dal ministro degli Esteri Serrano Suñer, anche dal capo della Casa militare generale Moscardò e dal sottosegretario alla stampa e propaganda Antonio Tovar, giunse alla frontiera italo-francese di Mentone la sera dell’11 febbraio verso le venti, accolto con gli onori militari da un reparto della Guardia alla Frontiera.
Durante tutto il tragitto dal confine a Bordighera, Franco venne calorosamente festeggiato dalla popolazione, che lo acclamò al grido di “Arriba Espagna” e “Viva Franco”.
Arrivato a Bordighera, il Caudillo venne ricevuto da Mussolini presso la Villa Regina Margherita, messa a disposizione della delegazione spagnola dalle autorità italiane.
Dopo che il Duce ebbe dato a Franco il suo cordiale benvenuto, i due capi di governo passarono in rassegna alcuni reparti del 2° reggimento Granatieri di Sardegna e dell’89° reggimento Fanteria.
Il 12 febbraio si svolsero i colloqui ufficiali tra Franco e Mussolini.
Il Caudillo si recò alle 10 del mattino con Serrano Sugñer presso la Villa Madonna della Ruota dove risiedeva Mussolini per iniziare la prima tornata di colloqui.
Al termine di questo colloquio Mussolini offrì a Franco ed al suo seguito una colazione, a cui parteciparono tutti i rappresentanti delle due delegazioni.
Nel pomeriggio Mussolini e Franco, con i rispettivi seguiti, si recarono a Villa Hambury, in località La Mortola, dove ripresero i colloqui che durarono dalle 18 alle 19,30.
La sera, terminati i colloqui, Franco, Serrano Sugñer, Moscardò, Tovar e le altre personalità della delegazione spagnola parteciparono ad un pranzo offerto loro da Mussolini.
Il giorno successivo, 13 febbraio, venne il momento del commiato. In mattinata Mussolini si recò alla Villa Regina Margherita per salutare l’illustre ospite in partenza.
I due capi di governo si salutarono in modo cordialissimo e Franco, con gli stessi onori con cui era stato accolto, lasciò Bordighera per rientrare a Madrid.
Tutta la stampa dei paesi alleati dell’Asse diede ampio spazio all’incontro di Bordighera sottolineando con vivo compiacimento la perfetta concordanza della politica italiana e spagnola su tutti i principali problemi europei e su quelli riguardanti i due paesi mediterranei.

Art di Ferruccio Poggi.




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