mercoledì 19 febbraio 2014

IN TOSCANA LA MAFIA CINESE E' INTOCCABILE..!

DOBBIAMO RIBELLARCI CON FORZA A QUESTA INVASIONE..!
 
 
 
 
 


Un situazione allarmante soprattutto per i cittadini italiani residenti che si vedono abbandonati ai rischi della criminalità organizzata di stampo mafioso del luogo. Lo si apprende dalla relazione annuale della Direzione nazionale antimafia dove si sottolinea come i gruppi criminali della Chinatown toscana sia una presenza rilevante.
I gruppi criminali cinesi sono una presenza allarmante in Toscana ma le indagini su di essi sembrano essere al momento al palo. È ciò che si ricava dal capitolo dedicato alla «Criminalità di origine cinese» nella relazione annuale della Direzione nazionale antimafia sulle dinamiche e le strategie della criminalità organizzata di tipo mafioso fra il primo luglio 2012 e il 30 giugno 2013.
 
Il sostituto procuratore nazionale Maria Vittoria De Simone, autore della ricerca, rileva che nel periodo considerato la procura distrettuale di Firenze non ha iscritto nessun procedimento sulla criminalità organizzata cinese: «Dato eclatante considerando che la comunità toscana è la seconda in Italia dopo quella lombarda». Tanto più che in passato la procura fiorentina è stata molto attiva sul fronte dei gruppi criminali cinesi e che fra il 2009 e il 2010 sono state ampliate le competenze delle procure distrettuali, includendo fra i reati di loro competenza anche l’immigrazione clandestina, il traffico illecito di rifiuti e l’associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione e all’importazione e commercio di prodotti falsi. Reato, quest’ultimo, che rischia di avere effetti devastanti perché - scrive Maria Vittoria De Simone - «è destinato ad aggredire le realtà territoriali dei paesi ospitanti e la libertà di impresa, stravolgendo le regole del mercato». 
Anche il sostituto procuratore nazionale Giusto Sciacchitano, estensore del capitolo sulla Toscana, traccia un quadro molto allarmante della criminalità cinese, per la sua «rilevante capacità» di condizionare il tessuto economicoproduttivo della regione, grazie all’abbattimento dei costi di produzione mediante lo sfruttamento di manodopera clandestina, l’elusione degli obblighi previdenziali e fiscali e la commercializzazione di merci contraffatte e prive degli standard qualitativi fissati dalle norme. Il consigliere Sciacchitano segnala anche come la bande giovanili cinesi, «gestite sotto unica regia da strutture superiori», rappresentino «una criticità rilevante nel panorama della criminalità organizzata operante in Prato».La Toscana è ritenuta «zona ideale per l’insediamento soft di associazioni criminali sia italiane che straniere, che riescono a infiltrarsi nel tessuto economicofinanziario, utilizzando la realtà imprenditoriale presente nel territorio». Troppi capitali girano a prato e in generale nelle Chinatown e alcuni sono anche stati rinvenuti grazie ai controlli effettuati e alle azioni di sequestro in seguito ad irregolarità. Si sono trovati veri e propri cavò in casa di qualcuno, ma il problema non si è risolto. Per un'attività criminale sgominata, già una nuova nasce e si ricomincia tutto da capo.
Ci chiediamo se sia il caso di intervenire con l'esercito in questo tipo di realtà, in modo da ridimensionare un pò la situazione che altrimenti, come del resto è stato, tralasciata nel tempo ha assunto dimensioni spaventose. Girano tantissimi soldi in quei contesti produttivi e malavitosi, ogni controllo è difficoltoso nonostante i notevoli interventi apprezzabili delle forse dell'ordine. Tuttavia non è ancora abbastanza. Qualcuno poi si sa che tira il freno a mano nelle azioni di repressione e sappiamo che, chi ha le mani in pasta non ha alcun interesse a far finire tutto questo. Le mazzette è ormai noto che circolano ad ogni livello e la corruzzione ha raggiunto i vertici in ogni ambiente. Cosa fare dunque..? Forse il mezzo di contrato più opportuno rimane la volontà del cittadino nell'opporsi con forza all'economia cinese in italia, un'economia che sta letteralmente distruggendo istituzioni, valori e la nostra economia stessa.
 
 
 
  TU CHE COMPRI MERCE CINESE, SEI COMPLICE..
 
 
 
 

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