venerdì 28 marzo 2014

E adesso vogliono obbligare gli studenti al 'tour partigiano'

 
 
 
Art di Cristina Di Giorgi.
 
A Milano ennesima iniziativa dell'Anpi, l'associazione lautamente foraggiata da soldi pubblici. Il centrodestra insorge: ci sono ben altri problemi da affrontare.

“Strade e volti. La memoria, le radici”. Questo il titolo di un progetto presentato nella commissione cultura del consiglio di Zona 6 a Milano. Firmatari del documento, i responsabili della sezione Anpi, che intendono organizzare visite guidate alle lapidi dei partigiani per gli studenti milanesi. A far loro da guida, partigiani o ex partigiani, che li renderanno edotti sulla guerra di Liberazione.
Un tour, che dovrebbe tenersi nel periodo a ridosso del 25 aprile, ideato perché “ci sono molti ragazzi che non sanno nemmeno per quale motivo in certe strade ci sono delle lapidi” prova a spiegare il responsabile cultura della sezione Anpi Barona. Che aggiunge: “ Fa parte della nostra tradizione e della nostra missione raccontare alle giovani generazioni la Resistenza. Obiettivo del progetto è instaurare un rapporto con le scuole e con le classi che aderiranno. Chiederemo anche di adottare una lapide della zona. Insomma si tratta di un percorso della memoria”.
Una memoria che, per essere realmente condivisa e condivisibile, dovrebbe comprendere tutti gli aspetti di quelle drammatiche pagine della storia, di Milano e non solo. Ma che diventa, in questo caso, oltremodo faziosa. E a senso unico.
“Non si possono obbligare i bambini a fare il tour delle lapidi della zona” dichiara Massimo Girtanner,  consigliere dell'opposizione di centrodestra. “Allora perché non organizzare anche un giro per ricordare i giovani italiani morti in Russia?”. Inoltre, aggiunge polemicamente, “non è possibile che la prima cosa di cui si deve occupare il consiglio di zona siano i progetti sulla Resistenza. Ci sono ben altri problemi da affrontare”

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