martedì 25 marzo 2014

Omaggio ai caduti della Repubblica Sociale Italiana

 
Ufficio Stampa

Comitato Pro 70° Anniversario dello Sbarco di Nettunia.



Il 23 Marzo 2014, XCV Anniversario della fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento, oltre duecento persone hanno affollato il Campo della Memoria di Nettuno (Roma), per la cerimonia di riconsacrazione del cimitero di guerra della RSI, atto dovuto dopo che una banda di immigrati aveva rubato le lapidi in ricordo dei caduti.

Il sacrario del Ministero della Difesa è stato nel corso degli anni più volte profanato, prima da “neopartigiani”, oggi da stranieri. L’Associazione “Campo della Memoria” ha provveduto al ripristino di tutte le lapidi rubate e ha chiamato a raccolta chi crede ancora nei sacri ed immortali valori della Patria, della Nazione, del Popolo, perché con un atto di presenza si possa mandare un monito agli antifascisti che da sempre si sono schierati contro ogni ricordo dei caduti italiani della Seconda Guerra Mondiale, quali sono i ragazzi della RSI che si opposero tra il 1943 e il 1945 all’invasore angloamericano, immolando le proprie vite in nome di un’Idea, della libertà e dell’onore d’Italia.

Presenti i labari e le bandiere di guerra dell’Unione Nazionale Combattenti della RSI, dell’Associazione Xa Flottiglia MAS – RSI, dei Volontari di Guerra (tra cui spiccavano i labari delle Federazioni dell’Istria, del Carnaro e della Dalmazia e di Roma), del Battaglione “S. Marco”, della Legione M d’Assalto “Tagliamento” e dell’Associazioni Paracadutisti d’Italia (Roma, Voghera – Oltrepo Pavese, Latina e Anzio-Nettuno). Non hanno mancato di mandare una propria delegazione l’Ordine dell’Aquila Romana e l’Associazione Nazionale Arditi d’Italia. Presenti anche gli ultimi reduci della Decima MAS, della Legione “Tagliamento” e della “Folgore”, tra cui ricordiamo il Paracadutista Sante Pelliccia di Nettuno, combattente di El Alamein. Messaggi di partecipazione sono stati portati dalla Principessa Borghese e da Anna Maria Mussolini. Moltissimi i giovani che con la loro presenza hanno voluto raccogliere il testimone che i combattenti della Repubblica Sociale Italiana hanno offerto loro in un simbolico passaggio delle consegne nel nome della Patria immortale.

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