lunedì 18 agosto 2014

Cacciate i Fascisti…dalle strade!



Fonte dal sito
http://www.ilduce.net 



Strano paese l’Italia, talmente strano che una mattina d’agosto ti svegli, accendi la tv che, per errore, è sintonizzata sulle discutibili ma “canonizzate” reti Rai e senti ciarlare un semisconosciuto, pare giornalista, su alcune vie e scuole d’Italia intitolate (non sia mai!) a presunti fascisti del passato ed alla necessità, urgentissima, di rimuovere tale vergogna.
Così in attesa che il governo Renzi prepari un’azione urgentissima in tal senso (con un nuovo annuncio stile televendita di Mastrota) il signore in questione informava i residenti, a modo suo, di chi fosse la persona che dava il nome alla propria via di casa ottenendo lo sdegno unanime dei passanti facendoci sentire e vedere, come solito in Italia, soltanto ciò che a lui conveniva in totale conformità allo schifo fatto dagli storici (degni di riviste storiche alla “Topolino”) negli ultimi 70 anni.
In giro per l’Italia infatti esistono ancora oggi alcune strade e scuole intitolate a personaggi minori del fascismo, molti morti prima della guerra, esponenti locali notabili o che si sono spesi per la propria comunità e che hanno avuto in cambio una via secondaria intitolata alla loro persona.
Di “via Benito Mussolini – statista” ne esistono 1 o 2 in tutta Italia in paesini dimenticati che hanno conosciuto il loro momento di gloria con sconsiderati  attacchi mediatici al coraggioso sindaco di turno che aveva deciso di intitolare una strada a quell’uomo che ha osato costruire l’Italia, le sue strade, le sue opere pubbliche più importanti, che aveva dato al paese riforme sociali ed un welfare ben lontano da quello che abbiamo oggi nel belpaese.
Non sognate di trovare in giro per l’Italia vie intitolate per esempio ad Ettore Muti (tranne un vicoletto a Velletri), il militare italiano più decorato di tutti i tempi ed ucciso da una misteriosa ancor’oggi mano badogliana all’indomani del 25 Luglio ’43. Nemmeno nella sua Ravenna.  E come lui tantissimi altri personaggi di primo piano.
Così mentre il nostrano giornalista narrava il vangelo di sue personali verità e sciorinava il suo curriculum (si legge su internet) di ”cultore delle vicende legate alla Shoah e alla persecuzione degli ebrei negli anni Trenta e Quaranta in Italia”, chiedeva la rimozione di tali intitolazioni (che a noi starebbero anche bene essendo i personaggi in questione degli italiani dall’inguaribile trasformismo – uno di essi passò dal presiedere il Tribunale della Razza a fidato collaboratore dell’assassino Togliatti! Che capriole!).
Chissà mai se tale cultore della Shoah ha ricordato ai suoi intervistati di come i perseguitati ebrei venivano trattati nel resto d’Europa; chissà se ha mai detto loro che in Gran Bretagna e negli Usa le navi con i profughi semiti venivano prese a cannonate ed allontanate quando non affondate; chissà se ha informato i suoi ignoranti interlocutori delle masse in fuga verso le zone militari occupate dal nostro esercito piuttosto che dai tedeschi o dai francesi di Vichy. Ne dubitiamo, caro “cultore”.
Ed allora perchè non chiede di rimuovere le vie intitolate a Roosvelt? o quelle intitolate a Tito, Stalin e Lenin? Eh si perchè la vera vergogna, cari cultori della storia, è che in Italia ci siano strade, vie, ponti, scuole, etc. intitolate ad assassini di italiani e ci indigniamo se un vicolo è intitolato a chi per l’Italia ha dato tutto per difenderla.
 
Ecco la verogna!
 

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