giovedì 16 ottobre 2014

“IMMIGRAZIONE” : UN TEMA VIETATO AGLI ITALIANI


Art. Camerata Marco Affatigato.


Il mondo politico nega, in piena coscienza di volerla negare, la parola al popolo
Heidegger, Flaubert, Kierkegaard e tanti altri avevano messo in guardia contro la dittatura del “si dice” precisando, ognuno con la sua propria sensibilità, che non bisognava cedere alla tentazione del “rumore popolare” nel guidare una Nazione. Questo principio è certamente giusto ed i dirigenti di uno Stato non possono né devono sottomettersi... ad ogni cambiamento d’umore della folla. Ma arriva che , ogni tanto, il popolo abbia la sua buona e giusta intuizione. Ed oggi è ancor più spesso visto che il “potere” è fallace !
Oggi il “potere” , chi governa è completamente “distaccato” dalle preoccupazioni degli italiani. Anzi , ancora di peggio: il Parlamento ed i suoi uomini e donne che si dichiarano “politici” negano la parola al popolo in piena coscienza di negarla, disprezzandolo addirittura attraverso Parlamenti e governi loro imposti.
Per questi “politici” che sono a-politici , gli italiani sono abbastanza intelligenti per eventualmente eleggere chi propongono le segreterie dei partiti ma troppo stupidi per pronunciarsi su soggetti maggiori che impegnino il loro futuro. Uno fra questi soggetti maggiori è l’immigrazione .
L’immigrazione e le questioni circa la “sovranità nazionale” sarebbero soggetti di livello troppo alto per le “pecore e montoni” che noi , popolo, siamo. Così incapaci di riflettere ma con sufficiente umanismo per gli uni (la sinistra) o così poco pratici di tecnicità per gli altri. Del resto noi, popolo, non saremmo neanche capaci di esprimerci correttamente se ci domandassero di dare la nostra opinione sul “blocco aereo” in direzione (e destinazione o arrivo) dai paesi africani toccati dal virus Ebola ; né , tantomeno, sapremmo esprimerci sulla revoca ella nazionalità ai jihadisti italiani impegnati in Siria, in Iraq, in Libia; oppure su un tema come il “matrimonio omosessuale” …per non parlare poi della “riforma scolare” che da decenni ormai investe tutti i governi in carica …senza proprio riformare in positivo un bel niente. Non parliamo poi di “euro/lira” o di “pressione fiscale”. Prendiamo atto ! I “politici” ( o meglio sarebbe dire gli “a-politici” ) ci negano il diritto di pronunciarci su ciò che impegnerà il futuro dei nostri figli : sicurezza, immigrazione, costruzione dell’Europa, morale.
Però almeno una cosa ce la lasciano fare: ci autorizzano a partecipare al gioco della democrazia così detta “”rappresentativa” che da elettiva è ormai divenuta nominativa. Cioè ci danno il diritto di nominare a governarci chi vogliono loro.


 

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