domenica 28 febbraio 2016
giovedì 25 febbraio 2016
Video Massimiliano Mazzanti.
Se vi piace, condividetelo per me. I soliti idioti dei centri sociali - protetti da Polizia e Magistratura - hanno devastato a Bologna il monumento ai martiri delle foibe, nel silenzio delle istituzioni.
Pubblicato da Massimiliano Mazzanti su Giovedì 25 febbraio 2016
venerdì 19 febbraio 2016
L’ANPI DI IMOLA BOICOTTA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SU “DONNA RACHELE MUSSOLINI
Un libro su donna Rachele presentato nel Bolognese: l'Anpi in rivolta
L'Anpi impedisce a Edda Negri Mussolini di presentare a Imola il suo libro su Donna Rachele.
L'Anpi impedisce a Edda Negri Mussolini di presentare a Imola il suo libro su Donna Rachele. A Bologna, l'Anpi se ne...
Pubblicato da Massimiliano Mazzanti su Venerdì 19 febbraio 2016
L’Anpi non vuole ricordare gli italiani infoibati da Tito. Ecco perché
giovedì 18 febbraio 2016
Video di Massimiliano Mazzanti.
Consultabile on line l' <armadio della vergogna>, ma sarebbe più giusto parlare della VERGOGNA dell'ARMADIO
Pubblicato da Massimiliano Mazzanti su Mercoledì 17 febbraio 2016
Ecco perchè io gay orgogliosamente di destra, dico no alla Cirinnà
POPOLO DI DESTRA RIPRENDI IN MANO ILTUO DESTINO E QUELLO DELL’ITALIA !
mercoledì 17 febbraio 2016
ATTENTI AL CANONE.
RENDERE TUTTI POVERI PER “GOVERNARE” MEGLIO
martedì 16 febbraio 2016
Si chiama "La Ducevita" ed è un documentario interattivo
lunedì 15 febbraio 2016
NON E’ LA FINE DELLA CHIESA …MA DELL’ITALIA !
domenica 14 febbraio 2016
“Sergio Ramelli: una storia che fa ancora paura”
sabato 13 febbraio 2016
NON SPARATE al rapinatore che vi entra in casa, magari vuole solo una "MELA"!!!
NON SPARATE AL LADRO, VUOLE SOLO UNA "MELA"...Attenzione amici dal grilletto facile, NON SPARATE al rapinatore che vi entra in casa, magari vuole solo una "MELA"!!!Ma dove vive questa??? Ricoveratelaaaa!
Pubblicato da Matteo Salvini su Sabato 13 febbraio 2016
La Mussolini e la Concia. La prima parla, la seconda se ne va
La notizia viene riportata dal sito dell’Unità in modo alquanto bizzarro. Secondo il giornale dei comunisti italiani, Paola Concia sarebbe stata provocata, mentre è stata lei che, messa in imbarazzo dalla Mussolini, e non riuscendo ad argomentare, le ha detto “Stai zitta” e poi ha abbandonato lo studio. LA7 Scontro sull’utero in affitto tra Alessandra Mussolini e Paola Concia, quest’ultima si alza e lascia lo studio. Mussolini:’ Sono veramente preoccupata, appena parlo la gente se ne va’ Questa volta un'applauso Alessandra Parole sante qualcosa in lei del nonno è rimasto .
CANONE RAI , FESTIVAL DI SANREMO E DDL CIRINNA’
venerdì 12 febbraio 2016
Non se ne parla: migliaia di denunce di cittadini contro governo per ist...
L’istigazione al suicidio è un reato. Si può trovare nell’articolo 580 del codice penale. Per questo tutti gli italiani che si trovano allo stremo, per le varie problematiche che negli anni stanno aumentando, si sono scagliati contro lo stato. Precari, disoccupati, esodati e tutti coloro che si trovano a vivere giorno per giorno non vedendo un futuro si sono scagliati contro questo stato che non riesce a garantire più nulla, ma richiede a tutti l’impossibile, sbattendo per strada chi non riesce a pagare un debito, che non è stato creato da lui. In questo momento le querele contro il governo hanno superato le 15mila e sono state depositate, questa è una grandissima impennata, ma i TG nazionali non ne hanno mai parlato. Quale sarà il motivo? L’unico TG che ha menzionato questa notizia è quello di una nota emittente pugliese. Guardando questo video capirete meglio di cosa stiamo parlando. I magistrati passeranno in rassegna tutte le querele per vedere se vi sono i requisiti per iniziare un’indagine. Questo video hanno provato a censurarlo più volte, ma noi lo ricondividiamo… CONDIVIDILO ANCHE TU, OVUNQUE, FALLO GIRARE IL PIU’ POSSIBILE.
RIVOLTA IDEALE, di ALFREDO ORIANI.
La prefazione che Benito Mussolini scrisse per diffondere tra le nuove generazioni RIVOLTA IDEALE, di ALFREDO ORIANI. La nostra nuova edizione è disponibile, nella consueta tiratura limitata di 250 copie. Potete Ordinarlo qui (212 pag., 17 euro + 3 di s.s in raccomandata.
Pubblicato da Massimiliano Mazzanti su Giovedì 11 febbraio 2016
LA RIVOLTA IDEALE di ALFREDO ORIANI.
La sintesi del mio "invito alla lettura", con cui si apre la nuove edizione limitata (212, pag, 17 euro, per sole 250 copie) de LA RIVOLTA IDEALE di ALFREDO ORIANI. Potete contattati qui per l'acquisto
Pubblicato da Massimiliano Mazzanti su Giovedì 11 febbraio 2016
lunedì 8 febbraio 2016
LA “COMMISSIONE EUROPEA”
Marco Affatigato.
Oggi vi scriverò circa la “politica interna” all’Unione Europea per la semplice ragione che questa politica è a molti di voi del tutto oscura. Essa procede in parte per trattative dirette fra le parti forti: alcuni Stati, alcuni complessi industriali, quelle strane figure che sono i Commissari Europei, ministri di un Governo che non risponde a nessuno, la discreta ma potentissima alta burocrazia europea, che si perpetua per cooptazione ed è l'anima, se volete l'anima nera, del mostro di Bruxelles che tutti noi chiamiamo: Commissione Europea. La “politica interna” europea in buona parte è condotta direttamente dalla Commissione Europea. Questo organismo va se non proprio distrutto ridimensionato, privato di fondi e di poteri, e riportata sotto il controllo degli elettori. Questa Unione Europea controllata dalla Commssione Europea serve per distruggere le Nazioni ed i popoli dell’Europa. Non lo dico ! Lo hanno scritto i suoi “padri fondatori” e se volete lo potete leggere da voi stessi , sono giusto tre o quattro paginette :
http://www.italialibri.net/contributi/0407-1.html.
L'aspetto più interessante e più occultato di qusto appello è proprio la seconda parte, in cui si spiega in sostanza che la futura Europa servirà a distruggere le Nazioni e i suoi popoli, che probabilmente resisteranno e potrebbero convincere l'elettorato. Dunque l'Europa del “Manifesto di Ventotene” dovrà nascere da una rivoluzione in forma di dittatura allo scopo di fare il socialismo, anche se naturalmente non proprio quello che vorrebbero i comunisti, e che solo così in futuro, sconfitti i reazionari antieuropeisti, si apriranno i veri “spazi democratici e forme di libertà più elevate” . Ma questo è stato ed è il discorso con cui si sono fondate e si fondano tutte le dittature di sinistra.
Le cose per fortuna non sono andate così velocemente come volevano Spinelli e Rossi. Alla fine della II^ Guerra Mondiale non c'è stata quella “rivoluzione europea” e neanche la “costruzione del socialismo reale” , almeno in questa parte occidentale del continente Europa. La Gran Bretagna e in parte la Francia come anche la Spagna hanno saputo opporsi. L’Italia è rimasta , come d’abitudine con un piede su due staffe con l’asse PCI-URSS e DC-USA. E così ci sono stati risparmiati i lutti e l'oppressione vissuta nell’Est del continente Europa. Ma l'idea che gli Stati europei andassero sostituiti con “istituzioni continentali” ha camminato per conto suo e con essa quella che il compito fondamentale di queste istituzioni non fosse di coordinare le politiche nazionali, di favorire la pace e lo sviluppo economico collettivo, ma la fondazione di un “superstato” che spiantasse le Nazioni e rifondasse completamente la civiltà europea, che piacesse o meno agli europei.
Ed è con questa idea che “i padri” dell’Unione Europea, non solo quelli italiani, hanno dato vita alla Commissione Europea, organo burocratico-amministrativo che vede volentieri ogni occasione di intervento nel funzionamento degli Stati e negli ultimi anni cerca di modificarne la demografia favorendo l'immigrazione. Non occorre essere “complottasti” per vedere che l'attuale crisi, l'ondata migratoria con cui abbiamo a che fare è stata provocata dalle politiche di apertura dell'Unione Europea e non viceversa; che l'Unione Europea favorisce un rapporto con le masse islamiche non solo per un malinteso senso di giustizia storica anticolonialista, ma proprio per modificare e possibilmente distruggere le identità nazionali, come strumento di quell'internazionalismo, che viene presentato come valore supremo nel manifesto di Ventotene: lo stesso valore, soprattutto se accostato, com'è nel testo, al “socialismo” e al “proletariato”, che era l'ideologia della vecchia Unione Sovietica. E’ la via al “socialismo reale” , al communitarismo.
Ed è per questa ragione che l'Unione Europea della Commissione Europea è nemica degli “identitari” perché difendono l’identità nazionale, la cultura propria europea. Ora essa si trova alla svolta decisiva, perché è riuscita a incidere pesantemente sulla demografia del nostro continente contro l'evidente volontà dei suoi cittadini. Se le cose nelle istituzioni europee andassero normalmente, il gruppo che la regge dovrebbe essere sostituito e le sue politiche rovesciate. Ma l'Europa della Commissione Europea è sostanzialmente una dittatura, benché ancora morbida. Le sue politiche non sono soggette davvero alla volontà dell'elettorato. E dunque c'è chi cerca di forzare la situazione, chiedendo “più Unione Europa”, cioè più immigrazione, più interferenze negli Stati nazionali finanche a sostituirsi ad essi.
E' necessario quindi resistere a questa tendenza e spiegare a tutti che questa Europa della Commissione Europea , questa Europa dei vari Boldrini e di tanti altri è la strada della distruzione delle nostre libertà, della nostra cultura, della nostra identità.
domenica 7 febbraio 2016
Foibe 10 Febbraio.
Brano dedicato alla tragedia delle Foibe, unitamente a quella dell'Esodo Giuliano - Dalmata. "Italiani clandestini in Italia"
Onore ai caduti!
"Colpevoli di essere italiani. E per questo assassinati e poi dimenticati, ignorati, cancellati dalla storia: Ma l'identità di un popolo e di una nazione nata in trincea non si cancella col sangue, né con le censure sui libri di storia.
MA DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO SENZA AVER FINITO DI PENSARE ?
Marco Affatigato.
Come scritto in un precedente post , di qualche giorno fa: “Spesso il nostro pensiero si ferma alla superficie delle cose, senza fare lo sforzo di andare un po' più sotto per cogliere la complessità. Ci si ferma alle risposte immediate, senza lasciare che esse generino altre domande di vitale importanza.”
“Detestava le persone che parlano senza aver finito di pensare, dunque detestava quasi tutta l’umanità” , diceva Thomas Bernhard. Spesso il nostro pensiero non riesce a cogliere la realtà nel suo complesso, nella sua magmatica poliedricità. Magari per pigrizia o sfiniti dall’abitudine, ci fermiamo alle risposte confezionate o a quelle che diamo per scontate. Non indaghiamo in profondità, perché la ricerca comporta un impegno e una capacità di analisi che non siamo più in grado di sostenere o non vogliamo più “ricercare”. D’altronde c’è così tanto da fare per sopravvivere, che non si ha mai il tempo per riflettere. Resta più comodo prendere in prestito i pensieri, o comprare i pensieri che “gli altri” , i professionisti della politica ed i loro lacché attraverso giornali e radio televisioni ci danno a buon mercato. Pensieri che non diventano più ma che sono spesso incubi. Ma a noi che importa? Tanto domani è un altro giorno, e si edrà …per oggi abbiam mangiato e forse domani sarà il giorno buono. Quello della svolta. Quello in cui riusciremo finalmente a scalare la piramide sociale per fissarci al vertice e dominare finalmente. Dominare. Questo è l’obiettivo.
E potrei continuare con altre contraddizioni del nostro sentire comune, come per esempio lo “stato sociale”. Chi potrebbe mettere in dubbio la sua valenza positiva? Chi vorrebbe tornare indietro a un’epoca che non lo aveva ancora neppure pensato? Eppure tutti ci lamentiamo della odierna mancanza di solidarietà. Dell’individualismo sfrenato. Dei legami sociali distrutti. Ma non è forse questa una lampante contraddizione? Una contraddizione pari solo all’altra grande contraddizione di quando ci lamentiamo di essere troppo consumisti e, al tempo stesso, affidiamo al “far ripartire i consumi” tutte le nostre speranze. Lo stato sociale è nemico della solidarietà. Ivan Illich diceva : “La sirena di un’ambulanza udita per la prima volta in un paese che non ne aveva, distrugge il legame sociale”. Superfluo forse aggiungere qualcosa a una così lampante evidenza: se c’è uno Stato che provvede a un tuo bisogno, io sono esentato dal venirti in aiuto. Se stai male, non è compito mio portarti in ospedale: c’è l’ambulanza, che per di più è accessoriata per ogni evenienza. Inoltre, rispetto agli anni ’70, nei quali Illich scrive “Nemesi medica” (da cui la citazione), oggi la situazione è ulteriormente cambiata (aggravata?): io non sono più esentato dal venirti in aiuto, ma spesso ne sono impossibilitato per legge. Se ti soccorro, devo stare attento a non compiere qualcosa al di fuori del protocollo legale, oppure rischio seriamente una denuncia penale, un processo ed anche il carcere e poi il risarcimento del danno “civile” e “sociale”.
Se ci si ferma un attimo a pensare , a riflettere, si vede bene come sia tutta una questione di orizzonte, di visione del mondo (qualcuno, come me, la chiamerebbe weltanschauung ) . Dal momento che un’azione, un fatto, un evento sono di per se stessi neutri. Solo lo scopo li qualifica. Perché è in virtù di un certo scopo che l’azione o un dato fatto sono proprio quell’azione e quel fatto. Solidarietà, equità, sostenibilità ambientale, dignità umana e giustizia sociale. Una lista di parole per un mondo di pensieri che sono i punti fondanti del “bene comune”.Un sistema di valori che promuovono il bene comune e si pone l’obiettivo di conciliare l’ambizione al profitto delle aziende ad una condotta che contribuisca al bene della collettività.
“Teniamo in serbo le nostre domande perché noi stessi ne abbiamo paura, poi ad un tratto è troppo tardi per porle. Vogliamo lasciare in pace l’interrogato, non vogliamo ferirlo profondamente perché vogliamo lasciare in pace noi stessi e non ferirci profondamente. Rimandiamo le domande decisive
e facciamo senza posa domande ridicole, inutili e meschine, e quando facciamo le domande decisive è ormai troppo tardi”, diceva sempre Thomas Bernhard.
sabato 6 febbraio 2016
IL CALIFFATO ISLAMICO .
Marco Affatigato.
IL CALIFFATO ISLAMICO (ISIS O DAECH CHE LO SI VOGLIA CHIAMARE) DA IERI E’ ACCUSATO DAL PARLAMENTO EUROPEO DI GENOCIDIO E CON QUELLA RISOLUZIONE IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE AGLI STATI DI TRADURRE IN GIUSTIZIA TUTTI COLORO CHE LO FAVORISCONO.
COMINCIAMO DAI CONTI DEL CALIFFATO ISLAMICO
Visto che il Parlamento Europeo chiede agli Stati di applicare la risoluzione , quindi anche all'Italia , nei confronti del Califfato Islamico adesso come la mettiamo con Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Turchia, Fratelli Musulmani , ecc. ecc che finanziano e organizzano e sostengono il Califfato Islamico ? In Italia confischiamo tutti i loro averi ? Chiudiamo le loro sedi diplomatiche e non ? In Lombardia , a Milano, chiudiamo la sede ei Fratelli Musulmani ? In Italia chiudiamo tutte le moschee salafite ?
Per il 2013 e il 2014 le “donazioni private” procurate al Califfato Islamico in provenienza dall’Arabia Saudita, dal Qatar e dal Koweit s’ammontano ad oltre 40milioni di dollari statunitensi....
Il Center for Strategic and International Studies di Washington, su domanda del Congresso americano (aprile 2015) , ha calcolato a più di 40 milioni di dollari statunitensi, per il 2013 ed il 2014, l’ammontare delle donazioni private procurate al Califfato Islamico provenienti dall’Arabia Saudita, dal Qatar e dal Kuwait. Nello stesso rapporto viene indicato che la Lega Islmica Mondiale finanzia a colpi di miliardi di dollari statunitensi (e questo in totale opacità) i jihadisti , nostri nemici.
Siamo in guerra ! Una guerra che ci ha dichiarato lo Stato Islamico. Una guerra in cui decine e decine e decine ma che dico centinaia e centinaia e centinaia di migliaia di vittime innocenti sono state sacrificate sul terreno laddove si svolge . E non è “accogliendo” delle centinaia di migliaia di fuggiaschi che li salveremo . Al contrario, noi moriremo con loro .
Ed allora poichè siamo in guerra ….vinciamola questa guerra, vinciamola con degli atti e non a parole !!
NON MI SOTTOMETTO !
Marco Affatigato
Circolano, sui giornali come sui media di rete, tante di quelle sciocchezze autolesionistiche, per giunta masochistiche per non dire suicide, che è giunto il momento di mettere un poco di ordine e di verità su quella fenomenologia, ferocemente distruttiva, che si chiama islamismo.
Attraverso fasi alterne più o meno virulente i suoi atti politici e militari con le sue sanguinarie e distruttive conseguenze sociali e morali si dispiegano ormai da 1.500 anni. Ovvero, dal 627 A.D, da quando cioè Maometto dichiarò guerra al mondo trucidando a Medina gli Ebrei allora i suoi alleati contro le tribù ribelli dell’Asir. Né San Bernardino né l’attacco di massa alle donne di Colonia, tanto meno gli attacchi jihadisti che ormai , quotidianamente, colpiscono ogni parte del Mondo hanno minimamente scosso la idiota sicurezza con la quale l’intera classe dirigente, a questo punto non solo più italiana, ma europea e statunitense, sta drammaticamente accelerando la nostra fine – oggi civile ma domani fisica.
Questo nuovo anno si è aperto con il più inquietante dei segni distruttivi: I cosiddetti migranti, che altro non sono che clandestini invasori, con le massicce aggressioni alle donne di Colonia e delle altre città del Nord Europa hanno mostrato la capacità e la volontà di attaccare una intera società, ovunque e comunque, e, senza nemmeno il bisogno ricorrere alle armi.
È una vera e propria resa quella che ha manifestato la imbelle e sciagurata Sindachessa di Colonia che commentando in sede istituzionale quelle aggressioni non ha trovato altra soluzione che quella di raccomandare alle donne tedesche “state a distanza di sicurezza dagli aggressori”! Peggio ha fatto il Presidente americano Obama Barack Hussein, il quale nell’ultimo e recentissimo messaggio sullo stato dell’Unione ha impudentemente dichiarato che “Non bisogna odiare i musulmani (che uccidono), ma bisogna prevenire che gli americani dispongano delle armi per difendersi dai musulmani che sono portatori di una religione di pace! Vedi per l’appunto i massacratori di San Bernardino. Ma siccome al peggio non vi è limite la Cancelliera Merkel definita la donna più potente del mondo (sic!) ha dichiarato a qualche giorno fa: “Nulla giustifica l’ondata di islamfobia contro i musulmani che rischia di attraversare l’intera Germania”. Piccolo particolare nel frattempo nella città di Breibel a nord di Colonia si è dovuto impedire ai profughi (ridicola definizione di clandestini musulmani) musulmani l’accesso alla piscina comunale a causa delle continue aggressioni sessuali alle donne.
Come non capire allora che la guerra dichiarata da Maometto, qui da noi in Europa, non ha più nemmeno bisogno delle armi? Essa, ormai, complice la imbelle e idiota classe dirigente, tutta intera da quella politica a quella giudiziaria a quella accademica giù, giù, fino a quella culturale e giornalistica . E, alla luce della cultura di cui sono portatori questi musulmani la donna è il loro primo bersaglio. Una cultura, da rispettare e da temere, che si riassume con il termine “ISLAMISMO” la cui fenomenologia merita la nostra massima attenzione. Intendo qui per fenomenologia dell’Islamismo; quell’insieme delle manifestazioni militari, sociali, morali, e dottrinali del progetto politico di dominio del mondo proprio dell’islamismo: l’Islam Universale.
Progetto che si manifesta attraverso differenti procedimenti, ma tutti storicamente, a grande prevalenza, caratterizzati da campagne militari di conquista, di sottomissione e dunque di dominio.
Nel passato la conquista di un territorio o di uno Stato non poteva che avvenire muovendo eserciti, valicando i confini territoriali, sconfiggendo l’esercito opposto e quindi prendendo violentemente possesso del territorio con tutti i beni umani e materiali che il conseguente saccheggio permetteva. Le immense conquiste arabe sotto l’egida della spada di Allah hanno seguito quel corso. In verità l’espansione coloniale o imperialista, in tutto il mondo è in tutte le epoche, ha seguito, sempre, lo stesso percorso di quello arabo; dalle conquiste cinesi fine a quelle britanniche passando per quelle romane con l’intermezzo di innumerevoli invasioni più o meno barbariche.
In quel piccolo lembo di pianeta che si chiama Europa, a cavallo tra i secoli XV e XVI della nostra epoca, avvengono quattro cesure fisico-concettuali, rispetto al canovaccio storico consolidato nei processi di espansione dell’uomo, le quali avrebbero cambiato il corso della storia di tutta l’umanità. La scoperta dell’America – L’invenzione della stampa – La rivoluzione Copernicana e la Riforma protestante. E ai tanti stolidi relativisti di oggi e ai loro compagni che si sperticano nell’inneggiare al terzomondismo del diverso (vedi la Taqqiya islamica della porta accanto) rinnovo l’invito a meditare sul fatto che tutto ciò è avvenuto in quel lembo di terra fecondata dalle tavole di Mosè e dal messaggio di Cristo. Entrambi, Mosè e Cristo, cacciati, espulsi e mille volte uccisi nel corso dei secoli proprio da coloro che ieri brandivano contro di loro la spada di Allah e che oggi seminano il terrore fra di noi, gli (inconsapevoli) eredi giudeo-cristiani qui in Occidente. Allora e a loro domando: ma come è possibile solo lontanamente comparare o peggio discutere di Corano di Sharia e di Vangelo quando , questi ha portato a quella monumentale conquista umana che si chiama “La dichiarazione universale dei diritti umani”?
L’Occidente ha fornito all’umanità intera i più formidabili strumenti di progresso materiale e spirituale mai immaginati nel corso della sua storia e stiamo qui a perdere il nostro tempo, ma purtroppo anche le nostre vite, di fronte a idee della preistoria umana e a uomini fermi al saccheggio e alla schiavizzazione come strumento di dominio predatore. Tutta la nostra classe dirigente da quella politica a quella della informazione per finire a quella clericale si sono letteralmente bevuti il cervello? La realtà è perfino peggiore: quella classe dirigente è regredita nell’ignoranza e nella codardia! Nell’ignoranza di chi vive beato nella sua piccola oasi e non si avvede che il deserto della ragione, quello che tutto inaridisce e tutto uccide, ne sta distruggendo la risorsa più preziosa; quella intellettuale della conoscenza. Nella codardia di chi ha dimenticato, o lo finge, che il mondo è retto da quello che Darwin ha definito la selezione della specie nella competizione delle risorse.
L’Occidente, in quanto specie è oggi sotto attacco, piaccia o non piaccia. Il passato – l’Islam – sta ponendo in scacco il presente – l’Occidente – e se non riscopriamo Darwin e alla svelta, quel distruttivo passato si mangerà anche il nostro futuro. Ma, la cosa buffa è che sono proprio coloro che non sanno nemmeno chi sia Darwin (gli islamici) a provvedere a ricordarcelo. La tragedia è che uccidendoci, per impadronirsi delle nostre vite e delle nostre risorse, distruggono anche tutto ciò che l’uomo ha costruito, a cominciare dai monumenti, per liberarsi dalla schiavitù primordiale impostaci dalla natura. Il senso di questi avvenimenti di guerra dichiarata è che la guerra è in casa nostra!
Dunque, abbiamo un nemico mortale che ci sta aggredendo, proprio nel momento storico dove dovremmo celebrare il nostro trionfo; il trionfo della dichiarazione universale dei diritti umani. Questo cari signori non è l’inizio dello scontro di civiltà ipotizzato da Huntington, ma in verità è l’Armageddon della barbarie contro la civiltà. Attraverso l’ISIS, ovvero il Califfato, stiamo ripiombando nell’epoca di Salamina, di Poitiers, di Lepanto e di Vienna, il tempo della guerra totale contro l’Occidente! Siamo tutti sotto attacco e dobbiamo assolutamente rendercene conto, almeno noi come popolo se non quella scellerata classe dirigente che sta consumando le nostre vite.
Ma come è potuto succedere che una torma di cavallette primordiali potesse attentare alla nostra civiltà e alle nostre vite?
Se vogliamo salvarci, e lo dobbiamo fare non solo per noi ma per tutta l’umanità dobbiamo nuovamente liberare le nostre migliori forze di lotta e di progresso, a cominciare dalla più importante quella della ragione e della intelligenza. Dobbiamo ricominciare da Salamina resa possibile dal sacrificio di Termopili, laddove i Greci hanno sconfitto, più con la forza della intelligenza e del coraggio che non con quella delle armi l’immensa potenza teocratica dei Serse rendendo possibile; ieri Roma e oggi l’Europa.
L’uomo è la misura del tutto e non il tutto la misura dell’uomo! Dobbiamo impugnare nuovamente la croce dalla parte dell’elsa per piantarla in modo definitivo sulle colline di Sion e portare in tutto quel meraviglioso mondo intorno a Betlemme e Gerusalemme le tavole di Mosè. Dobbiamo rimandare la Mezza Luna al suo ruolo di satellite lontano da ogni interferenza con il progresso del figlio dell’uomo. Tutto ciò anche con altre risorse ove quelle intellettuali non bastassero. Come Darwin ci insegna! Non deve assolutamente succedere che l’oscurantismo possa vincere sulla luce. E occorre dirlo con tutta la forza del nostro passato. L’Occidente Giudaico Cristiano è la luce. L’Oriente della mezzaluna è l’oscurantismo nel quale guazzano regressione e barbarie. Il dialogo? Sarà’ solo possibile dopo aver ristabilito le gerarchie darwiniane nella lotta per la selezione della specie. Questa è l’inesorabile legge che regge la sfida del creato. E secondo quella legge alla sommità della gerarchia dei valori e dei principi vi è l’uomo con la dichiarazione universale dei diritti umani.
Coloro che nel mondo occidentale si affannano ad autoflagellarsi e a flagellare la nostra Storia devono dare le dimissioni da questa società e sono fortemente incoraggiati a lasciare l’Occidente e finire i loro giorni come schiavi nella regressione e nella barbarie, ossia in Oriente, ma non in quello persiano, bensì in quello islamico.
Il primo leader che occorre incoraggiare a fare una tale scelta di dimissioni è proprio la Cancellieria Angela Merkel che di fronte ad una vera e propria invasione di musulmani così stupidamente chiamati migranti e poi rifugiati è crollata sotto una miriade di scelte autodistruttive sia per la Germania che per l’Europa. Parigi e Colonia sono solo le due ultime tappe di un processo di invasione e di distruzione che è in atto ormai da anni. Oggi i musulmani che a vario titolo scorrazzano liberi di fare ciò che vogliono in Europa sono più di 35 milioni! Ripeto 35 milioni. Si dice che molti di essi si siano in qualche modo europeizzati. Personalmente lo spero ma ci cedo poco perché basta vedere come vivono nelle nostre città, dove interi quartieri non sono più accessibili agli occidentali o come allevano i loro figli nella più pura tradizione islamica e quando non vi si uniformino li uccidono.
Ciò però che ha reso il caso della Germania un vero e proprio baratro verso la sua autodistruzione e con essa quella dell’Europa è che a fronte di una popolazione giovanile tedesca di poco più 10 milioni di unità nel breve volgere di pochi mesi sono arrivati in quel Paese più di un milione di giovani ventenni, altri 200.000 sono attesi quest’anno. Il che significa l’assoluta impossibilità di assorbire l’impatto demografico che una tale popolazione in età riproduttiva provocherà sulla natura stessa della Germania. Voglio dire che nel giro di qualche anno metà della popolazione tedesca sarà costituita da Medio Orientali e Nord Africani tutti rigorosamente musulmani. Ma la stessa cosa è accaduta anche in Italia , attraversano gli inesistenti confini, installandosi nelle nostre città, costruendo la nostra fine e badate bene: il tutto a nostre spese! Credo che non esista altro caso nella lunga storia dell’uomo di un suicidio di popoli così ben pianificato, organizzato e condotto a termine con precisione. Questo è il disastro storico che Merkel e compagni stanno producendo.
Verso la fine del XX° secolo comincia a delinearsi un nuovo procedimento: la globalizzazione, la quale dapprima nel campo economico e poi in quello politico distrugge i confini degli Stati e poi ne distrugge il senso stesso per cui sono nati. Ovvero, la promozione e la difesa dei valori distintivi della comunità umana che in quei valori e principi si riconosce. I confini territoriali faticosamente costruiti per difendere quei principi e quei valori prima ancora che gli uomini e le donne che vi si riconoscono vengono distrutti dal feticcio “Globalizzazione” o piegati agli interessi delle multinazionali. Ricordate il cavallo di Troia con il quale i greci aprirono le porte della città di ILO, fino allora inespugnabile? Quel cavallo di Troia è oggi la globalizzazione e quelle mura profanate della città di ILO sono oggi i confini territoriali. La soppressione dei confini territoriali oggi sta producendo le stesse disastrose conseguenze prodotte allora alla città di Troia. Distruzione e morte ! Altro che scemenze quali integrazione, fecondazione reciproca, multiculturalismo o più se ne metta. Di Troia non è rimasto altro che qualche rudere di mura. E dei Troiani tutt’al più possiamo forse accettare la leggenda di Enea, Anchise e Ascanio e niente altro. Dell’Occidente con il trionfo dell’ISIS islamico non rimarrebbe neanche quel rudere! Come ci dimostrano i loro atti.
Le sciocchezze disinformative del circuito mediatico, le criminali acquiescenze della classe dirigente politica e la resa sincretistica del clero cattolico romano sono i sottoprodotti della più esplosiva delle miscele distruttive ossia: la chiusura della mente di fronte alle sfide di questo tempo, una totale ignoranza di quello che avviene nel mondo reale, il tutto intriso di una inconsapevole codardia morale e civile.
Eccomi quindi rivolgermi a tutti coloro che hanno la responsabilità di informare, ma anche di formare coscienze e consapevolezze, più che con un grido di dolore, è con una richiesta di ritorno alla realtà. Si deve abbandonare la superficialità degli slogan che fin ha solo contribuito ad anestetizzare le coscienze del popolo. Occorre ritornare a quel lungo esercizio di ragione, di analisi e di approfondimento solo attraverso i quali si può poi pervenire alla sintesi dei fatti e delle loro cause. Solo dopo sarà possibile comunicare ai cittadini in quanto individuo e in quanto comunità di popolo ciò che realmente sta succedendo che personalmente trasduco così:
- un progetto politico di dominazione totalitaria – Islam - da sempre in guerra contro il Mondo, oggi convinto di essere ritornato al rapporto di forze di Medina, ha ripreso ad avanzare contro l’Occidente. Il suo alleato più letale, tanto inconsapevole quanto stolido, è la classe dirigente occidentale, nella quale quella dell’informazione si è assunta il ruolo di anestesista delle coscienze.
Ancora una volta il popolo è solo in questa guerra di sopravvivenza e l’Italia è chiamata questa volta non solo al riscatto verso uno Stato dei suoi cittadini e non della “Roma imperiale”. Questa volta è proprio in gioco la sua sopravvivenza fisica come cittadini e come Comunità. Questo Stato criminale e criminogeno con la distruzione dei suoi confini, intesi come argine alle invasioni, ha creato le condizioni perché un’alluvione possa diventare vero e proprio tsunami. Questo bisogna dire ai cittadini. Questo bisogna dire : non accettare la sottomissione.