mercoledì 3 febbraio 2016

Deceduta Martina Mussolini Presidente dell'Ordine dell'Aquila Romana


siamfatticosi’
Foglio informativo di Liberazione Nazionale
Foglio politico-culturale degli Uomini Liberi.
in uso al Partito Politico Movimento Mussoliniano




Lascia i suoi cari a soli 46 anni. Voglio ricordare Martina Mussolini pubblicando una sua lettera spedita al presidente venezuelano Nicolás Maduro il 3 aprile 2014. Lei non sa cosa è realmente il fascismo!

La lettera completa:
"Il mio nome è Martina Mussolini e mio nonno Vittorio era il figlio di Benito Mussolini, fondatore del fascismo, termine che ultimamente lei nomina costantemente. Ho capito perfettamente, la sua maniera di comportarsi, che non sa molto bene cos'è realmente il fascismo, ma neanche sa che sia il comunismo; la sua oratoria populista senza radice politica, solo opportunista e desiderosa di potere, ha portato il Venezuela nel caos totale.
Le scrivo dall'Italia, dove risiedo da molto più di venti anni, ma soprattutto le scrivo come venezuelana per adozione perché anche se io non sono nata in Venezuela ma in Forlì (ndt: Italia), ho avuto la fortuna di trascorrere la mia adolescenza in questo meraviglioso paese e in questo momento tanto difficile il mio cuore e i miei sentimenti sono con i miei fratelli venezuelani. Ho dovuto lasciare il Paese perché li non avevo futuro e mi dispiace dover ripetere ai miei figli che io non porterò loro a far conoscere i posti della mia gioventù perché è una Nazione troppo pericolosa, dove non c'è rispetto per la vita e quelli che dovrebbero garantire la giustizia molto spesso sono loro i primi che la tradiscono.
Lo statista che fu il mio bisnonno, Benito Mussolini, ha lottato, amato e sofferto per il suo popolo e al momento della sua morte, quando è stato appeso per i piedi a piazzale Loreto, dalle sue tasche non è caduta nemmeno una lira! Lei addita come fascisti, impropriamente, degli studenti e cittadini che manifestano pacificamente per un Venezuela libero, sicuro e con un futuro.
Signor Presidente, nonostante lei applichi una politica di repressione dittatoriale rendendosi sempre più coautore di crimini, che cos’è il fascismo? Togliendo l’unica tragica macchia della forzatura delle leggi razziali, il fascismo realizzò l’Italia in ogni suo angolo, creò un’identità nazionale, diede scuole e cultura, costruì fabbriche e città, avendo l’Italia poche risorse naturali, mise insieme un popolo. Varcò il Mediterraneo portando la nostra civiltà e la nostra cultura in Libia, Eritrea e Somalia, costruì anche in quei luoghi strade e scuole, contrariamente alle politiche coloniali degli altri paesi di solo sfruttamento. Si capì che una guerra sarebbe stata deleteria e chiesto aiuto alle nazioni democratiche quali Francia e Inghilterra, col loro rifiuto, fummo buttati nelle braccia dei tedeschi, dovemmo accettare per difenderci; ascolti i discorsi
del mio bisnonno che spesso citava i tedeschi con disprezzo.. “gente che ignorava la scrittura.. in un tempo in cui Roma aveva Cesare, Virgilio e Augusto”.
Signor Presidente, mi dica cos'è il fascismo che lei nomina in ogni discorso? Il fascismo è un movimento politico rivoluzionario che si propone la superazione dello Stato liberal-democratico dello Stato comunista con una "terza via", indicando in questa la costruzione di uno Stato etico-gerarchico fondato nell'alternativa corporativa che, eliminando sia lo sfruttamento capitalistico che la lotta di classe, per creare una Nazione e, così, un Popolo cosciente della sua propria missione.
Nato nel 1919 intorno alla figura di Benito Mussolini e derivato da ciò che restava della "sinistra interventista", dopo le battaglie della Grande Guerra, si è imposto in Italia mediante lo squadrismo che ha annichilito il potere del partito socialista e grazie a un atto insurrezionale, , la marcia su Roma, 27-31 Ottobre 1922, ha permesso al suo fondatore di esser nominato primo ministro.
Il fascismo, una volta al potere, ha dovuto rinunciare alla sua aspirazione repubblicana e rivoluzionaria costruendo un "regime dualistico" dove le prerogative monarchiche convivettero per molto tempo con le istituzioni del fascismo di ispirazione proletaria. dopo della caduta di Mussolini (25 de Julio de 1943) e la conseguente consegna senza condizioni del Regno di Italia, il fascismo è tornato al potere per poco tempo durante il breve periodo della Repubblica Sociale Italiana dove ha potuto riacquistare il suo approccio repubblicano e dare iniziare questa rivoluzione sociale che da sempre stava tra i suoi miti fondanti da sempre.
Signor Presidente, bene o male, questa gente ha lasciato un segno nella storia, pagine di gloria che citiamo con orgoglio e pagine di lacrime che con fierezza dell'uno e l'altro fronte evochiamo per non dimenticare. Signor Presidente, lei sa che sul fascismo e sulle sue prestazioni si parla ancora oggi e giustamente nella Comunità Europea, mediante insigni economisti per il progresso e lo sviluppo che questo tipo di movimento può generare?
Se si applicheranno i principi fondamentali del manifesti di Verona, l'Europa starebbe fuori della crisi economica, se solo pensiamo che l'economista inglese M. Shanks, direttore della Commissione Europea, che nel suo libro "What is wrong with the modern world?" tradotto: "Cosa c'è di sbagliato nel mondo moderno?"indica con precisione lo Stato Corporativo di Mussolini, contro la persistente crisi del liberismo e del marxismo, come l'unico modello per uscire dalle contrapposizioni vigenti nella Democrazia Parlamentaria, concludendo con: "non c'è alternativa, o lo Stato Corporativo o il collasso dello Stato" questo fa riflettere profondamente già che lo afferma un'economica di fama mondiale in un contesto attuale di crisi globale!
Lasciatemi dire che, a questi studenti che lei persegue ingiustamente a queste madri, a queste donne, a questi commercianti, a questi lavoratori, a tutto questo meraviglioso popolo che eprime liberamente il suo sentimento di vivere, come popolo venezuelano unito e compatto, non interessano le ideologie di destra, sinistra o centro! Ha fame! Sono stanchi di fare code interminabili per un pezzo di pane, desiderano potersi curare nel proprio paese dove non ci sono medicine, sono terrorizzati da una criminalità in continuo aumento e che non viene ostacolata dalle forze dell'ordine. La maggior parte di loro non può capire la sua propria condizione di estrema povertà in quanto vive in un paese con enorme potenzialità economiche e illimitate risorse naturali, cosa che l'Italia non aveva e nè ha.
Le masse oceaniche che invadono le strade venezuelane sono solamente venezuelani portati all'esasperazione da un regime non democratico, corrotto, che fomenta un odio sociale senza precedenti e che non rispetta i diritti umani; è un crimine, ripeto è un crimine seguire la guida di un paese senza nessuna direzione solo per l'avidità di potere.
Ringrazio Dio quando sento gli avversari chiamare "fratelli" i chavisti, quando vedo i bambini consegnano fiori ai poliziotti allineati di fronte a loro e tanti messaggi di solidarietà della gente comune di tutto il mondo. E' in questo momento che mi chiedo dove è la comunità internazionale per intervenire, per alleviare le sofferenze del popolo, dove sono le organizzazioni internazionali che garantiscono la pace, il progresso, dove sono?!
Chi si stanca, perde. Non mi stanco mai di dare il mio sostegno per una Venezuela libera, unita e in pace."
Martina Mussolini .

                                                                           

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