venerdì 19 febbraio 2016

L’ANPI DI IMOLA BOICOTTA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SU “DONNA RACHELE MUSSOLINI

Testo preso da Facebook . Mattia Grandi 4 ore fa · Imola · .. Grazie a Roberto Mugavero e a Minerva Editore per il costante sostegno L’ANPI DI IMOLA BOICOTTA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SU “DONNA RACHELE MUSSOLINI” Sono passati oltre 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ma per qualcuno sembra (strumentalmente) invece ieri. Ho letto attonito la notizia (allego l’articolo apparso ieri su Repubblica) che l’ex sindaco di Imola Bruno Solaroli ora a capo dell’ANPI imolese con un comunicato ha posto un chiaro veto alla presentazione del libro edito dalla mia casa editrice su “Donna Rachele Mussolini” e scritto dalla nipote Edda Negri Mussolini e dalla giornalista romana Emma Moriconi. Ho letto le assurde motivazioni che mi hanno fatto guardare immediatamente incredulo al calendario di casa per vedere se vivo nel 2016 o nel ’48. Ma possibile che ci siano ancora persone che vedono (senza aver letto di certo il libro) complotti e sovversioni dentro le pagine di un volume che narra in modo intimo la vita di una donna che si chiama Rachele Guidi Mussolini, convenzionalmente per gli italiani “Donna Rachele Mussolini”. Avevamo fissato una presentazione in un locale di Imola per la sera del prossimo 26 febbraio e ora l’ANPI imolese grida allo scandalo mettendo negli organizzatori un tal terrore che hanno ovviamente “abdicato” alla serata. Mi domando a questo punto se il Sig. Solaroli e l’ANPI di Imola hanno letto il libro? Se lo avessero fatto, avrebbero visto che non è una apologia del fascismo, ma la dettagliata storia di una donna e di una famiglia. Lo sanno all'ANPI di Imola che in soli 4 mesi dalla sua uscita sono state organizzate fra quelle fatte e quelle già programmate una cinquantina di presentazioni in Italia e che il libro ha fatto quindi già 2 edizioni visto il suo grande successo di pubblico? Sanno all’ANPI di Imola che queste presentazioni sono state fatte non da circoli di “fanatici della destra estrema”, ma praticamente da tutto l’arco costituzionale: Comuni governati dal centrosinistra come da quelli governati dal centrodestra e da associazioni culturali non politicizzate. E tutte le serate hanno portato tantissima gente per sentire la storia di una donna e della sua famiglia tra tante curiosità, inediti e anche del dolore che quella famiglia ha comunque anch'essa patito pesantemente. L’ANPI imolese sa che le stesse autrici hanno sempre preteso che “non fossero presentazioni a fine politico/elettorale con la presenza di loghi di partito” proprio perché non amano le strumentalizzazioni di una storia come questa? Al Sig. Solaroli e all’ANPI imolese tutto ciò invece non importa. Importa solo ciò che a loro fa comodo, coprirsi dietro alla medaglia d’oro data alla città di Imola (qualcuno la voleva togliere?) e a una arzigogolata teoria di revisionismo (termine trito e antistorico anche per gli storici stessi). La storia - a prescindere da questo libro - è naturalmente sempre sotto esame e deve essere corretta se vi sono stati fatti degli errori. Lo dobbiamo alle nuove generazioni e alle nostre coscienze. E cosa pretendono ora l’ANPI che tutto finisca così? Mettendo paura a chi doveva ospitare la serata (persone civili e aperte alla storia e alla cultura in quanto tale e non di certo al fanatismo) in città? Il Sig. Solaroli si sbaglia di grosso, perché se potremo troveremo un altro luogo dove effettuare la presentazione. Se qualcuno ci aiuterà in tutto questo ve ne saremo grati fin d’ora! Non bisogna aver paura di un libro! I libri si fanno leggere e non uccidono nessuno. I libri lasciano il “libero pensiero” e non impongono nulla! I libri raccontano storie di uomini e di donne che meritano pari dignità. La mia casa editrice non si può poi certo tacciare (non l’hanno per fortuna fatto) di essere “di parte”. La Minerva edita i libri che ritiene meritevoli e se lo sono, possono raccontare storie di Destra come di Centro e di Sinistra senza che a noi destino scandalo. O fior di amici di Sinistra, di Centro e di Destra che apprezzo e rispetto come so che la medesima cosa vale per loro. A Imola invece NO. Non si può parlare della vita e delle tragedie legate a Donna Rachele Guidi Mussolini. Una donna romagnola che ha lottato con tutte le sue forze per difendere la sua famiglia e la sua stessa vita e non ha mai voluto cedere alla politica e al denaro. Donna Rachele è morta che non possedeva palazzi, ville e conti in banca a 6 zeri. Donna Rachele è stata aiutata anche dal prete del suo paese per andare avanti. Donna Rachele ha patito la morte prematura di due dei suoi 5 figli. Donna Rachele ha amato suo marito Benito Mussolini come fa una moglie e più di una volta (il libro lo racconta molto bene) lo ha anche redarguito e richiamato all’ordine, sapendo quali fossero i veri bisogni degli italiani. E lui, Benito Mussolini l'ha sempre ascoltata. Nessuno dice che gli italiani non abbiano patito e sofferto durante la guerra. Vi sono stati tanti e troppi dolori da ambo le parti che sarebbe ora di sanare e guardare con fiducia avanti. Invece no, per l’ANPI di Imola il libro su “Donna Rachele Mussolini” non si deve presentare perché corrisponde praticamente al Demonio! Cosa facciamo? Lo dobbiamo bruciare? C’è già stato chi bruciava i libri e non è finito bene. Le autrici poi… Una non va bene perché porta da prima nipote il cognome Mussolini. La seconda pure perché scrive su “Il Giornale d’Italia”. Gravi colpe per queste due donne che ho conosciuto un anno fa e che si sono dimostrate non solo con me, ma in tutte le presentazioni pubbliche (l’ultima solo ieri sera a Terracina davanti a oltre 100 persone) con estrema educazione e correttezza. Donne alle quali va la mia sincera stima e amicizia. Quella stessa stima e amicizia che hanno trovato ovunque in Italia durante questo tour che non sente la stanchezza. Invito quindi il Sig. Solaroli e l’ANPI di Imola a ripensare alle parole spese, a ritirare il proprio comunicato e se vogliono ad assistere alla presentazione, dove potranno constatare in prima persona la bontà di quanto qui ho raccontato. Non si aiuta il futuro della nostra Italia creando “fantasmi” dove non ci sono. Nel frattempo abbiamo però la necessità - come dicevo - di trovare un nuovo locale ad Imola dove presentare il libro. Se qualcuno ci può aiutare ad andare oltre a questo “delirio” e a trovare casa a “Donna Rachele” noi siamo qui. Fin d’ora, grazie!!!

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